Veneto

Con 'Stars' il Veneto si lancia nello spazio

VENEZIA - Con 'Stars' il Veneto si lancia nello spazio per raccogliere dati da tradurre in progetti per la crescita del territorio. L'inziativa dedicata ai giovani ricercatori europei è stato presentato oggi a Roma nelle sede della Stampa estera, presente tra gli altri il presidente del Veneto Luca Zaia.

Il Veneto sosterrà i dieci progetti che risulteranno vincenti sulla raccolta di raccolta di dati spaziali che quest'anno dovranno rigurdare l'agricoltura, mentre a seguire ci sarà il tema del turismo e quindi dei grandi eventi nell'ottica delle Olimpiadi Milano-Cortina. Al contest europeo hanno già aderito, ma c'è tempo fino al 15 aprile, giovani tra i 18 e i 25 anni che possono lavorare da soli o in team fino a 7 persone; già in gara polacchi, lituani, tedeschi spagnoli e italiani.

"Il Veneto con l'aerospaziale - ha detto Zaia - registra un fatturato pari a 1,5 miliardi di euro con 52 imprese che danno lavoro a 5mila addetti. Siamo i terzi in Italia ma puntiamo a diventare i primi anche grazie a 'Veneto Stars' coinvolendo i giovani per farli rimanere o venire a lavorare da noi". "I dieci progetti vincitori - ha aggiunto - avranno supporto economico attraverso la Regione". "Affascinanti - ha anticipato - due progetti, uno sul consumo dell'acqua quindi di grande attualità, e uno sui gas in relazione alla vita delle api e quindi di tutta la tematica dell'impollinazione" Il progetto di durata triennale si inserisce nell'agenda digitale 2020-2025. 
Italia, Economia

The Green Italy: promuovere il florovivaismo italiano

PADOVA - Incontri ed esperienze specificamente pensate per incontrare gli attori del settore e rispondere alle loro esigenze. È Green Agorà, il contenitore di eventi che ha dato il via al percorso di avvicinamento a Flormart - The Green Italy. A Padova dal 20 al 22 settembre 2023, Flormart - The Green Italy è la vetrina internazionale del florovivaismo italiano, con 20.000 mq di superficie espositiva dedicati a cura del verde, progettazione e innovazione, tecnologie e attrezzature, ricerca e cure colturali, start up, servizi e formazione. L’edizione 2022 ha visto la partecipazione di 200 espositori specializzati, 4.000 visitatori professionali, 150 top buyers internazionali, 60 giornalisti accreditati.

Mancano ancora diversi mesi al via di Flormart - The Green Italy, il 20-22 settembre 2023, ma l’evento non si esaurisce nei tre giorni di fiera. Il lavoro di Flormart - The Green Italy dura tutto l’anno con una mission ben specifica: sostenere lo sviluppo e la competitività del florovivaismo italiano. “Il progetto firmato Fiere di Parma – spiega Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma – vede Flormart - The Green Italy sempre più orientato alla promozione del made in Italy nel settore del verde. Anche e soprattutto attraverso lo sviluppo di main topic, come sostenibilità ambientale, architettura e paesaggio, innovazione, in un comparto, quello del florovivaismo, che sfiora i 2,8 miliardi di euro”.

In quest’ottica, Flormart - The Green Italy acquisisce un ulteriore valore di collettore di idee. Uno spazio dove tutti i protagonisti possono interagire e confrontarsi sui temi che abbracciano l’intera filiera del verde, nazionale e internazionale. “Flormart - The Green Italy rappresenta una porta di accesso privilegiata per l’export nei principali mercati internazionali – afferma Gloria Oppici, Project Leader Flormart – In questo senso siamo ambasciatori del made in Italy nel mondo”. Con 6,6 milioni di nuovi alberi, 200.000 addetti, 21.500 imprese, 30.000 ettari di terreno coltivato il comparto florovivaistico in Italia rappresenta il 6% della intera produzione agricola nazionale, per un valore di circa 2,8 miliardi di euro, il 15% della intera produzione dell’Europa comunitaria. “Anche l’export si afferma in continua crescita – spiega Renato Ferretti, presidente del Comitato d’Indirizzo Flormart – Il valore dei prodotti florovivaistici italiani destinati all’estero supera il miliardo di euro e vede come principali destinazioni Francia e Germania”.

Sono numeri importanti che ben esprimono un’eccellenza italiana apprezzata in tutto il mondo. Numeri che sicuramente devono fare i conti con diverse criticità: incrementi dei costi di produzione, carenza idrica e cambiamenti climatici. Da questo punto di vista, però, aiuti nazionali e Pnrr rappresentano una boccata d’aria fresca e un’ulteriore spinta per il settore. Molteplici sono gli obiettivi legati all’operazione: in primis creare corridoi verdi fra città e campagne. Ma anche mitigare il calore estivo che travolge le città, rafforzare il terreno contro le sempre più frequenti bombe d’acqua, migliorare la qualità dell’aria contro l’inquinamento da smog, come spiega Coldiretti.

Dal 1971 Flormart - The Green Italy è la storica manifestazione professionale dedicata al florovivaismo: un brand e una tradizione uniche in Italia ed Europa. Una vetrina internazionale, un evento professionale altamente specializzato dedicato a tutta la filiera del verde. Diversi i settori merceologici presenti, dalla realizzazione e cura del verde, all’area di progettazione e innovazione. C’è poi il settore dedicato alle tecnologie, attrezzature e mezzi di produzione, quello della ricerca, gestione e cure colturali. Fino al mondo delle start up, media, servizi e formazione.

Da ben 72 edizioni è la piattaforma di condivisione delle conoscenze fra operatori del settore e punto d’incontro fra i diversi soggetti della filiera. Produttori di piante, tecnici, progettisti, aziende di realizzazione e cura del verde, commercianti di piante e fiori, utilizzatori finali pubblici e privati. Vivaisti, centri di giardinaggio, costruttori del verde, enti pubblici, gruppi immobiliari italiani ed europei, aziende interessate ad investire nel verde. L'evento è organizzato dal gruppo Fiere di Parma, che già dalla scorsa edizione ha accettato la sfida ad aprirsi a nuovi settori, come quello del florovivaismo, grazie a un accordo decennale con Padova Hall. Fiere di Parma vanta un’esperienza fieristica di 80 anni e competenza nella promozione internazionale, con soluzioni sempre tecnologicamente all’avanguardia.
Treviso, Veneto

Conegliano (Tv), la Comunità Giovanile compie 40 anni

CONEGLIANO (TV) - Sono passati 40 anni da quando è stata fondata, nel 1983, l’Associazione Comunità Giovanile, ovvero l’ente no profit che in tutti questi anni ha portato avanti, rinnovandosi nel tempo, la Comunità Giovanile di Parè a Conegliano. Dopo questi due ventenni (1983 - 2022 e 2003- 2023), così simili nei principi ispiratori e alle finalità da perseguire, ma anche così diversi nella realizzazione delle attività, è venuto il momento di festeggiare questo importante traguardo. Quindi il 2023 sarà un anno dedicato a festeggiare questo compleanno, in tante maniere e con varie iniziative specifiche.

La prima, quella che dà il via a tutti i festeggiamenti, è una serata prevista per mercoledì 29 marzo, dalle 20.30 in poi, all’auditorium “ Dina Orsi ” di Conegliano . Sarà una serata celebrativa , ma che offrirà spunti di riflessione sul tema delle dipendenze giovanili grazie all’ intervento del dott. Leopoldo Grosso del Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti. Verrà allestita nel foyer del “ Dina Orsi ” anche una mostra fotografica che, per immagini, presenta la storia della Comunità Giovanile .

A questa seguiranno altre iniziative:
- 2 webinar dal titolo “Comunità Giovanile: una finestra sull’adolescenza” per genitori, insegnanti e operatori sulla tematica della prevenzione alle dipendenze. Il primo il 12 aprile alle ore 20.30, l’incontro dal titolo: "Adolescenti e tecnologie - crescere in un mondo tecnologico: il ruolo dell'adulto"; il secondo , il 19 aprile alle ore 20.30 dal titolo "Adolescenza e dipendenza da sostanze - la sostanza come risposta ad una crisi evolutiva";
- Il 3 maggio alle ore 20. 30, al Cinema Careni di Pieve di Soligo si terrà la proiezione del doc/film “13 sigarette”, girato e prodotto, in collaborazione con Lago Film FesTival, dal regista milanese Simone Rovellini, che nell’autunno del 2021 ha vissuto 3 giorni in comunità con i ragazzi. Il film/doc, di 42 minuti, fa parlare i ragazzi della Comunità Giovanile ad altri ragazzi della loro esperienza personale collegata alla tossicodipendenza e del percorso comunitario per uscirne;
- Il 13 maggio alle ore 18. 30, il Concerto nell’Or to “da Vivaldi a De Andrè ... ”, eseguito dall’Orchestra Kiara Ensemble all’interno della serra della Comunità Giovanile dove si coltivano ortaggi biologici. Seguirà una festa di primavera con presentazione dell’attività di agricoltura sociale, vendita degli ortaggi e rinfresco a base di prodotti biologici;
- Il 26 ottobre , nello stesso giorno della firma del primo statuto della fondazione dell’Associazione Comunità Giovanile, nella sala polivalente della Comunità, con orario da ​definire, verrà presentato un libro che raccoglie la storia della Comunità Giovanile tramite immagini, frammenti di memoria, testimonianze.

Di fatto, il fondatore, don Antonio Prai, aveva iniziato già prima, nel 1976, ad accogliere ed accompagnare a miglior benessere ragazzi con diverse problematiche, sia legate all’uso di sostanze e di tossicodipendenza, sia al disagio psichico. Poi, nel 1983, dopo questi primi anni di esperienza e di sperimentazione, l’attività comunitaria si è stabilizzata, ampliata e riconosciuta all’interno delle diverse istituzioni preposte, con la fondazione dell’ Associazione Comunità Giovanile, diventata Onlus nel 2007 .

Da quel momento in poi la Comunità Giovanile di Parè a Conegliano, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i giovani, le famiglie e il territorio, accogliendo tanti ragazzi in difficoltà a causa dell’uso di droghe e alcol. Don Antonio Prai e i Salesiani suoi collaboratori hanno gestito la Comunità Giovanile fino al 2002, quando hanno lasciato Conegliano e la Comunità, che rischiava di estinguersi, ha continuato la sua attività e il suo servizio grazie ad un gruppo di persone che si sono assunte l’onere e l’onore di proseguire l’opera, e mantenere così in vita la Comunità Giovanile. Nel 2003, nel solco dei principi del fondatore, Paolo Posapiano, nel ruolo di Presidente, ha “capitanato” questa nuova fase della vita della comunità. Una fase che, grazie al forte legame col territorio e alla stretta collaborazione con il Servizio per le Dipendenze dell’Azienda Sanitaria, è stata contraddistinta da un’importante azione di revisione e aggiornamento della sua attività, per
rispondere a bisogni emergenti e a sfide sempre più complesse.

È così che dal 2003 la Comunità Giovanile si è specializzata e affermata come comunità terapeutica residenziale esclusivamente dedicata ai minori/adolescenti tossicodipendenti. Ad oggi è l’unica comunità residenziale autorizzata in Regione del Veneto ad accogliere minori inviati dai Servizi per le Dipendenze. Oltre alla attività residenziale, promuove e gestisce progetti e attività di prevenzione e promozione della salute sul territorio. 
Italia, Economia

Rinnovabili, il maggior numero di imprese in Lombardia.Seguono Lazio e Veneto

E' la Lombardia la regione italiana con il maggior numero di imprese del settore delle fonti rinnovabili, ma al secondo posto si classifica il Lazio, seguito da Veneto, Campania ed Emilia Romagna. Lo rivela il primo rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia "Le Filiere del futuro", promosso da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group e presentato a Rimini alla fiera della transizione energetica K.EY.

Su 21.378 imprese censite nella filiera delle rinnovabili, il 44,15% si occupa di installazione e manutenzione, il 14,1% di commercio, l'11,2% di manifattura, il 7,2% di produzione di energia (7,2%), il 7,1% di consulenza, collaudo e monitoraggio. Quasi un terzo delle imprese si concentra in Lombardia e Lazio. La Lombardia, in particolare, con 3.778 imprese e 17,7% di quota percentuale è la regione con la maggiore presenza di imprese in Italia, seguita dal Lazio con 2.446 e una quota del 10,5%. Al terzo posto si colloca il Veneto (1.995, 9,3%), regione seguita dalla Campania (1.733, 8,1%) e quindi a brevissima distanza dall'Emilia-Romagna (1.703, 8,0%). Queste cinque regioni costituiscono nell'insieme il 53,6% del totale delle imprese individuate.

A livello provinciale Roma è prima (1.735 imprese, 8,1% del totale nazionale), con un risultato fortemente condizionato dalle attività di installazione. Seguono nell'elenco da Milano (1.510, 7,1%), Napoli (833, 3,9%), Torino (659, 3,1%) e Brescia (542, 2,5%).

Per la produzione manifatturiera emerge Milano, con 116 imprese (4,8% del totale nazionale), seguita da Brescia (108, 4,5%), e da tre provincie Venete: Vicenza (101, 4,2%), Padova (84, 3,5%) e Treviso (79, 3,3%). (ANSA).
Veneto, Turismo

Giornata regionale per i colli veneti il 26 marzo

VICENZA - A Palazzo Trissino a Vicenza è stata presentata la 2°edizione della Giornata Regionale per i Colli Veneti, alla cerimonia è intervenuto l'assessore alla Cultura e Turismo della Regione del Veneto Cristiano Corazzari che ha così descritto l'evento: "Una festa diffusa su tutte le aree collinari regionali, con oltre 300 eventi, a partire dal cuore della Città del Palladio, Vicenza, è il risultato di un entusiasmante lavoro di squadra che punta a far scoprire una parte di Veneto da valorizzare e far conoscere. I Colli Veneti sono territori particolari che hanno un significativo potenziale di sviluppo, avendo da sempre un ruolo fondamentale nella vita delle persone e delle comunità locali che vi si sono formate e radicate nel corso dei secoli, creando anche un profondo legame con la natura".

La manifestazione, istituita con la legge regionale n.25 del 3 agosto 2021, primo firmatario il consigliere regionale Marco Zecchinato, è organizzata dalla Regione del Veneto in collaborazione per la parte operativa, con UNPLI Veneto.

"Si tratta di una iniziativa articolata – ha aggiunto l’Assessore Corazzari - per la quale ringrazio l'impegno fondamentale di Unpli Veneto con le sue Pro Loco coinvolte nelle iniziative e sempre pronte e capaci a dar vita a eventi diffusi nel territorio. Il grazie a anche a tutti i soggetti che a vario titolo si sono attivati: enti locali singoli o in forma associata, enti pubblici, privati e società cooperative. Un percorso di valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico, culturale, sportivo ed enogastronomico nel quale la Regione del Veneto crede profondamente. Un percorso che nel 2023 è sostenuto da questa amministrazione con centomila euro. L'inizio di una strada che proseguiremo in futuro".

La manifestazione diffusa coinvolge le Colline delle province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona, e conta oltre 300 appuntamenti tra visite guidate, aperture straordinarie di luoghi tradizionalmente chiusi al pubblico, spettacoli, incontri, mercatini, ma anche eventi enogastronomici e degustazioni dedicate ai prodotti d’eccellenza delle aree coinvolte dal progetto che sono: Colli Euganei, Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Montello, Colli Asolani , Colline del Garda, Colline Moreniche, Colline della Valpolicella, Colline della Valpantena, Torricelle, Colline dell’est veronese, Colli Berici, Colline della Prealpi Vicentina, Colline della Pedemontana vicentina.

Il cuore dell’iniziativa è domenica 26 marzo 2023, la prima domenica di primavera, e sarà in piazza dei Signori a Vicenza. Il fitto calendario degli eventi è consultabile sul sito www.unpliveneto.it
Economia, Veneto

Pmi: in aumento l'attenzione verso la sostenibilità

VENEZIA - Prosegue la raccolta dati di Transpareens, progetto finanziato dalla Commissione europea per 1,5 milioni di euro, che valuta con trasparenza le performance di micro, medie e piccole imprese riguardo alle tematiche Esg e all'efficientamento energetico. I primi dati raccolti attraverso la piattaforma dedicata 'Sinesgy', sviluppata con il partner di progetto Crif in 5000 giorni di lavoro e con un team di 20 persone, sono stati presentati stamane a Venezia, presso il campus San Giobbe di Ca' Foscari.

Le prime 2000 aziende dimostratesi più proattive hanno fornito una mappa iniziale sulla capacità di attivarsi sui vari aspetti della sostenibilità, in vista delle crescente domanda di informazioni da parte del sistema bancario e finanziario. Le micro imprese sono risultate più partecipi rispetto alle piccole e medie. L'11% dichiara di utilizzare contratti di fornitura elettrica da fonti rinnovabili e il 19% ha impianti di produzione propria, il 40% dei quali fotovoltaici. Il settore più attivo è quello delle costruzioni, seguito dal manifatturiero.

Sul fronte sociale, la differenza stipendiale tra generi si attesta sul 4,2%, con una punta del 16,5% nel settore privato. La presenza femminile per livello professionale è penalizzata sia a livello quadro che dirigenziale, in particolare al crescere delle dimensioni dell'azienda. Ampliando l'attenzione a tutti i dipendenti, solo il 3% delle imprese ha lavoratori con età media inferiore ai 30 anni, mentre il 7% supera i 50 anni di età.

"Diverse aziende non sono a conoscenza del proprio score Esg - ha commentato la coordinatrice del progetto, la docente cafoscarina Monica Billio -, e questo è un problema per loro ma anche perché costituiscono un asset importante per il Paese. Ciò succede per le necessità informative del sistema finanziario che deve rendicontare i livelli di sostenibilità dei propri portafogli e della propria clientela".

Entra a far parte del progetto anche CentroMarca Banca, "perché crede nel progetto della sostenibilità -, ha commentato il direttore generale, Claudio Alessandrini - e allo scopo ha predisposto un plafond del valore di 30 milioni di euro per agevolare le piccole e medie imprese delle province di Venezia e Treviso volte a migliorare il proprio grado di sostenibilità".
Treviso, Veneto, Turismo

La strada del vino del Montello e Colli Asolani fa 13

La strada del Vino Montello e Colli Asolani scende in campo con una serie di iniziative all’insegna del gusto e della solidarietà in vista della Giornata regionale dei Colli Veneti che si è indetta per domenica prossima. Anzi si può dire che la Strada del Vino Montello e Colli Asolani fa 13 grazie alle 7 cantine ed ai 6 ristoranti che hanno aderito all’iniziativa che propone sconti ai clienti e un’azione solidale nei confronti di Lilt Treviso. Le cantine organizzeranno visite e degustazioni guidate e in più offriranno il 10% di sconto sugli acquisti in cantina durante la giornata del 26 marzo.

Ecco le cantine aderenti all’iniziativa: Tenuta Amadio di Monfumo, ore 11.00 “Alla scoperta dell’Asolo Prosecco”; alle 17.00 “Alla scoperta dei autoctoni dei Colli asolani”; Soc. Agr. Martignago di Maser, ore 15.00 Visita e degustazione alla scoperta del Prosecco Salato; Progress Country & Wine House di Asolo, degustazione “La Rocca”, visita guidata all’azienda e degustazione dei propri vini, olio e prodotti; Pat del Colmèl: di Castelcucco, dalle 16:00 alle 19:00 aperti per visita in cantina e vendita; Colli Asolani – Bedin di Cornuda, degustazione guidate su prenotazione alle ore 10:30 e ore 16:00; Asolo Wine Shop in piazza ad Asolo: degustazioni guidate alle ore 11:00 e ore 15:00; Giusti Wine di Nervesa della Battaglia con percorso degustativo I vini del Montello; Villa di Maser, villa aperta per le visite individuali dalle 11.00-17.00, visite guidate orari: 11.45, 14.00 e 15.30
Caccia al tesoro 11.00 alle 15.30, Assaggi Vino Villa di maser 11.00 -14.30, sotto il portico.

LA RISTORAZIONE DELLA STRADA MONTELLO E COLLI ASOLANI. I ristoranti, invece, stanno proponendo in questa settimana, fino a domenica 26, un piatto in menù a tema “Germogli di Primavera” abbinato ad un vino della Strada, e per ogni piatto venduto ci sarà una quota che andrà devoluta a Lilt Treviso. Gli aderenti sono: Osteria Jodo di Maser con il piatto Ravioli di patate ripieni di Rosoline con crema di Caprino; Ristorante Boomerang di Santi Angeli con il piatto Tortello ricotta e asparagi con burro e speck; Alle Betulle di Crocetta del Montello con Gnocchi fatti in casa con “sciopet“ e Speck di Sauris; Ristorante Sbeghen di Volpago del Montello con Raviolini di Rosoline al Burro fuso e Ricotta affumicata; Da Gerry di Monfumo con Risotto con erbette spontanee di primavera mantecato all’olio extra vergine di oliva e Casatella trevigiana; Osti Nati di Montebelluna con Vellutata di piselli con cioccolato bianco, paprika affumicata e germogli ed erbette di
stagione.

A guidare la Strada del vino del Montello e Colli Asolani è stato scelto l’imprenditore vitivinicolo di Monfumo, Simone Rech. A lui il compito di dare nuova linfa ad una Strada che si snoda tra il Monte Grappa e il fiume Piave, lungo dolci colline verdi di vigneti e boschi dove l’antica tradizione vitivinicola vede nell’Asolo Prosecco e nel Rosso del Montello Docg e Colli Asolani prodotti di grande pregio. Il direttivo è formato da rappresentanti delle cantine del territorio che esprimono per statuto anche la presidenza oltre a rappresentanti delle amministrazioni comunali e della ristorazione.
Il direttivo della Strada del Montello e Colli Asolani è così formato: Simone Rech (presidente), Ezio Guizzo (vicepresidente), Benedetta Bedin, Monica Cirotto, Vittorio Dalle Ore, Debora Varaschin e Nico Cunial (consiglieri). Il Comitato tecnico permanente è formato da Marco Bonotto (ristoratore), Christian Brugnaro (Confcommercio), Francesco Serafini (imprenditore vitivinicolo) e Denis Susanna (coordinatore).

“La festa dedicata ai Colli veneti è un’ottima occasione per dar vita ad una iniziativa che vuole rilanciare la nostra Strada attraverso proposte di qualità nell’accoglienza e nelle degustazioni dei prodotti della nostra area – racconta Simone Rech, presidente della Strada del vino Montello e Colli Asolani - Immancabile poi l’atto solidale che deve sempre accompagnare il nostro percorso volto a valorizzare le relazioni umane e la coesione sociale”.

I COMUNI DELLA STRADA- I comuni interessati dal tracciato della strada che ripercorre il territorio della denominazione sono: Asolo, Caerano San Marco, Castelcucco, Cornuda, Cavaso, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Monfumo, Nervesa della Battaglia, Pieve del Grappa, Possagno, Pederobba, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello.

I VINI - In questa area si producono due DOCG: l’Asolo Prosecco e il rosso del Montello con la sottozona Venegazzù: Poi la Doc Montello e Colli Asolani; senza dimenticare gli autoctoni quali Bianchetta e Recantina. In questo contesto non possiamo dimenticare anche i numerosi prodotti alimentari del territorio destinati ad accompagnare, si perché il vino è il vero protagonista, le tavole dei visitatori di questi splendidi luoghi.

I PRODOTTI – In questo territorio si producono formaggi tradizionali impareggiabili grazie anche al latte delle malghe. Dal Bastardo al Morlacco del Grappa. Di pregio gli insaccati che costituiscono delle piccole produzioni locali d’eccellenza come la porchetta e la soppressa trevigiana. Di pregio il fagiolo Borlotto Nano di Levada, la patata e i funghi del Montello, la ciliegia dei Colli Asolani, i marroni del Monfenera, la mela di Monfumo, il miele del Montello e della Comunità Montana del Grappa, l’olio extravergine di oliva Veneto del Grappa Dop.

LUOGHI UNICI - Asolo, il Montello, il Piave, un territorio da scoprire e visitare dove non manca nulla, dalla storia, qui si sono combattute le più aspre battaglie durante la prima guerra mondiale, lo sport con il Montello, palestra naturale per gli appassionati di trekking e Bike, per l’arte con Possagno ed il Canova, Asolo uno dei borghi più belli d’Italia. Un territorio che anche grazie alla Strada del Vino del Montello e dei Colli Asolani può crescere e divenire punto di riferimento per quel turista che vede in aree come queste mete di destinazione, ma anche per chi vuole passare qualche momento in luoghi come questi.



Cultura, Venezia, Veneto

Villa Mutteron dei Frati, lo scavo archeologico incanta Bibione

BIBIONE (VE) - La scoperta di un muro nuovo è stata la ciliegina sulla torta di una giornata molto emozionante per Bibione. La visita alla villa romana del Mutteron dei Frati ha sbalordito tutti, per la bellezza del sito e per l’eccezionale opportunità di osservare gli studiosi intenti nelle loro attività di scavo. Bibione, località balneare che da sempre viene percepita come giovane, scopre, strato dopo strato, in un’area che è un polmone verde che la incornicia, di avere un passato autorevole e che va molto indietro nel tempo.

Mai come in questa sessione di studi si sono trovati così tanti reperti – ha spiegato il direttore della ricerca, il Prof. Dirk Steuernagel dell’Università di Regensburg - illustrando delle ceramiche di epoca rinascimentale o basso medievale, e molti altri oggetti e frammenti rinvenuti sul sito oggetto di studio. “I proprietari della villa – ha detto Steuernagel - erano indubbiamente persone facoltose che hanno beneficiato anche della straordinaria posizione, in riva al mare, per potersi approvvigionare dei materiali necessari alla realizzazione della villa stessa, che infatti, come si può evincere da alcuni marchi impressi nei mattoni, che permettono di determinare la loro provenienza dalle cave di Aurisina o da quelle d’Istria”.

“Quello che si sta portando avanti nel territorio – ha spiegato la Prof. Maria Stella Busana dell’Università di Padova, direttore scientifico del progetto insieme alla dott.ssa Alice Vacilotto dell’Università di Regensburg – è un progetto di ampio respiro, che mira non solo a studiare gli usi dei suoi abitanti, ma anche uno studio del contesto territoriale in cui la villa stessa si inseriva. Le bonifiche hanno trasformato il paesaggio, ma con questi studi si potrà individuare le tracce lasciate dall’uomo, scoprire i suoi insediamenti in un’area che si sviluppa in circa tremila ettari e se l’epoca romana, grazie al ritrovamento di pesi da rete, ci dimostra che gli abitanti erano dediti alla pesca, l’epoca medievale ci ha spesso permesso di rinvenire degli acciarini che venivano utilizzati per le armi da caccia, a dimostrazione che nel territorio caccia e pesca sono delle pratiche che affondano le loro radici nel passato”.

Mai prima d’ora, quindi, per gli studiosi si era aperta una possibilità così straordinaria di studio come quella di Bibione, perché il paesaggio incontaminato ha preservato l’ambiente e sta permettendo di proseguire su due tipi di studio, uno legato all’epoca romana e un altro a quella medioevale. Il mare, allora, ricopriva tutta la superficie su cui si è sviluppata la località balneare. I proprietari della villa ne avevano goduto proprio con il mare fuori dall’uscio. Tra i vari oggetti ritrovati anche uno splendido esemplare di lucerna, del quarto secolo fatta a mano e con chiari segni di essere stata usata. Il dott. Alessandro Asta, supervisore del progetto per la Soprintendenza ABAP (Archeologia Belle Arti Paesaggio) per l’Area metropolitana di Venezia, ha ripercorso le tappe degli studi che hanno interessato l’area, ricordando che “negli anni ‘30 si è iniziato a studiare questa area, negli anni ‘90 c’è stata una ripresa di interesse, grazie anche a innovazioni nelle tecnologie per gli studi, oggi invece si parla di una nuova stagione di scavi, ma per un progetto più ampio, che attraverso una ricognizione del territorio mette in rete le informazioni.

L’occupazione di epoca romana e medievale, testimoniate dal sito, sta riscontrando molta attenzione e questo può fornire un ulteriore motivo di interesse verso la località, con l’apertura di visite guidate per il pubblico,
approfondendo anche le conoscenze dei paesaggi originali dell’area e delle loro successive evoluzioni potrebbero rivelarsi particolarmente attrattive”.
“Questa scoperta - sono le parole di Giuliana Basso, presidente del Consorzio di Promozione Turistica Bibione Live - è la riprova che Bibione non è nata su una palude, come in tanti hanno detto in passato, e che oltre al mare, la spiaggia e tanto verde c’è ancora molto altro. Va anche detto che mai ci saremmo aspettati di trovarci di fronte a un sito archeologico nel territorio! Per gli imprenditori e le associazioni di Bibione questo è un grande motivo di orgoglio e faremo squadra per comunicare al meglio questo patrimonio”. Intenso il commento della Contessa Arabella (proprietà dell’area, ndr.):“Mio marito ha aperto gli scavi degli anni ‘90 e ci ha permesso di accedere a queste meraviglie. È un’emozione enorme l’istante in cui riaffiora da un passato così lontano un piccolo oggetto o una moneta che testimonia un’epoca lontana”.

A lei sono state rivolte le prime parole del Sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto:“Grazie alla famiglia Ferri de Lazara questo patrimonio è stato conservato fino a oggi con impegno e consapevolezza dell’importanza delle radici. Grazie alla collaborazione delle Università di Padovae di Regensburg abbiamo la possibilità di conoscere un passato che può ancora insegnare molto.Bibione è una realtà giovane, ma questa scoperta costituisce un punto di partenza per scrivere la storia di una località antica e da sempre straordinariamente affascinante”.

Apertura straordinaria al pubblico, prenotazione obbligatoria e fino a esaurimento posti. Nel pomeriggio di sabato 25 marzo, gli archeologi delle Università di Regensburg e Padova aprono le porte agli scavi archeologici della Villa Mutteron dei Frati. L’equipe di lavoro ha organizzato una visita guidata per illustrare la storia del sito e mostrare le nuove scoperte archeologiche. L’opportunità ha però posti limitati, previa prenotazione obbligatoria tramite l’ufficio informazione e accoglienza turistica di Bibione (IAT).

Il progetto focalizzato sulla villa romana del Mutteron dei Frati nasce nel 2018 con i primi contatti tra le Università di Regensburg e Padova, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area metropolitana di Venezia e, fin dall’inizio, anche con la proprietà e il gestore della tenuta ValGrande. La villa romana era nota da ripetute indagini archeologiche che cominciarono già a partire dall’Ottocento. Quella del Mutteron dei Frati è una di una serie di ville marittime che costellavano l’arco costiero nordadriatico. Essa si distingue però dai casi simili per l’eccezionale stato di conservazione e per il contesto ambientale quasi incontaminato. Perciò essa si presta ​perfettamente per un programma di ricerca interdisciplinare che mira all’analisi di vari aspetti: architettura, economia, fruizione delle risorse naturali, popolamento del territorio, paesaggio antico.

Per rispondere a tutte queste domande si è formata un’equipe italo-tedesca di esperti in diversi ambiti di ricerca. È stata presentata una richiesta di finanziamento per un progetto triennale al più importante ente tedesco di promozione della ricerca scientifica (Deutsche Forschungsgemeinschaft – DFG), che è stata approvata nel 2022 e prevede attività fino al 2025. Il lavoro sul campo è cominciato adesso con una prima campagna di scavo sul sito della villa. Per questa attività è stata rilasciata una concessione dal Ministero della Cultura che, attraverso la Soprintendenza competente, segue da vicino il progresso dei lavori. 

Fondamentale per l’ottenimento dell’autorizzazione è stato l ́assenso e il sostegno della proprietà e del gestore della tenuta. L’attuale campagna di scavo lascia intravedere situazioni finora mai documentate, tra cui anche una frequentazione del sito in età bassomedievale (XV sec.). Proprio in questi ultimi giorni si sono trovate strutture che appartengono al lato sud della residenza, quello rivolto al mare. Questo dato conferma l’estensione molto ampia del complesso architettonico. Porzioni di mosaico e frammenti di intonaco dipinto indicano uno stile di vita elevato del proprietario. Oltre allo scavo archeologico, già a partire dal prossimo autunno verranno eseguite ricognizioni di superficie in tutto il territorio a monte della Val Grande, con lo scopo di ricostruire il contesto insediativo e infrastrutturale in cui si inseriva la villa. Parallelamente verranno condotte indagini geomorfologiche e paleoambientali volte a restituire un’immagine del paesaggio antico. Si ipotizza infatti un particolare contesto ambientale costituito da terre e acque che si compenetrano, caratterizzato da un’intensa frequentazione fin dall’età romana. 
Friuli V.G., Veneto

Autostrade Alto Adriatico, 750 milioni per ammodernare rete

TRIESTE/VENEZIA - E' stato firmato l'accordo per la concessione di un finanziamento da 750 milioni di euro destinato all' ammodernamento della rete Autostradale Alto Adriatico, la società in house della Regione Fvg che gestisce, tra l'altro, il servizio autostradale e la manutenzione di tratti tra Fvg e Veneto; si tratta della newco nata da Autovie Venete.
Tra gli interventi previsti con il finanziamento c'è anche il completamento della terza corsia della A4 Venezia-Trieste.

Il documento è stato siglato nel palazzo della Regione Fvg dalla amministratrice unica di Società Autostradale Alto Adriatico Anna Di Pasquale, dal vicedirettore generale e direttore business di Cassa Depositi e Prestiti Massimo Di Carlo e dal direttore per le operazioni di Growth Capital and Project Finance di Banca Europa per gli Investimenti (BEI) Alessandro Izzo, alla presenza del governatore regionale Massimiliano Fedriga.

L'operazione prevede due finanziamenti da 375 milioni di euro per l'ampliamento e miglioramento delle tratte autostradali A4 Trieste-Venezia, A28 Portogruaro-Conegliano, A23 Palmanova-Udine, A57 Tangenziale di Mestre e A34 Villesse Gorizia. I lavori prevedono la messa in sicurezza delle infrastrutture, il decongestionamento del traffico e il mantenimento dei livelli occupazionali attuali, come ricordato da Di Pasquale, che ha ripercorso l'iter propedeutico all'accordo. La sinergia sottoscritta oggi porterà anche benefici alla tratta del Corridoio V Lisbona Kiev della rete TEN-T, definita uno snodo cruciale nei collegamenti dell'Europa orientale con quella occidentale.

La concessione del finanziamento fa seguito alla sottoscrizione dell'accordo di cooperazione tra il Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Regione Veneto e la Società Autostrade Alto Adriatico
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Ultimo aggiornamento: 25/03/2023 15:46