Cultura, Conegliano

La nuova esposizione di Ricreiamo Conegliano 

di Monia Pin

CONEGLIANO - “Non far finta che sia ancora notte - la speranza nella luce di Venezia".
È stato un onore partecipare alla presentazione dell'allestimento della mostra fotografica di Riccardo Roiter Rigoni presso la Galleria Camerotto, organizzata da Deborah Basei - "Ricreiamo Conegliano" con il patrocinio del Comune, e poterne ammirare le immagini che sapientemente ci proiettano nella storia millenaria di Venezia, nel suo immenso tesoro d’arte e natura.

Non capita spesso di ritrovarsi davanti alla bellezza divina di Venezia immortalata negli scatti di un fotografo come Riccardo Roiter Rigoni che oltre a cogliere il dettaglio ed esaltare la luce di ogni angolo della città sa portare lo sguardo oltre, dentro l'anima di un luogo dall’incomparabile fascino, capace di suscitare sempre lo stupore in chi ne osserva le variegate sfumature, le ombre, l’eleganza degli edifici che si affacciano sulla laguna e la raffinatezza di una natura che ha saputo regalare forme e panorami dai quali traspare con forza e grazia l’essenza vera di una città che sembra un sogno lasciatoci dalle prime luci dell’aurora.
Guardando ogni immagine gli istanti paiono quasi dilati in uno spazio senza confini, sfumando in un'eternità che Venezia abbraccia fin dalla sua fondazione.
 
Si assiste un intercalare di foto che sembrano seguire una sequenza armoniosa come fossero note di una sinfonia scritta sulla base delle innumerevoli emozioni che il luogo i spira da sempre, lì dove l’acqua, il cielo e la terra hanno saputo unirsi con sapienza formando una città che è stata capace di preservare la sua unicità, rimanendo indenne allo scorrere del tempo e alle alterne vicende della sua storia.
Gli scatti sono impreziositi dalle cornici abilmente preparate dagli studenti della Scuola di Formazione Professionale “Don Bosco” che con impegno e fantasia hanno trasformato il legno di semplici cassette in un tocco di originalità volto non solo a mettere in maggiore risalto le peculiarità del paesaggio lagunare e la bravura straordinaria dell’artista, ma anche a trasmettere il messaggio che grazie alla creatività e alla collaborazione tra idee diverse ogni cosa può ritrovare nuova vita, diventando addirittura un valore aggiunto che aiuta a rivitalizzare uno spazio di Conegliano.
 
E di questo dobbiamo essere grati all’artista Dada Debora Basei che riesce con un inesauribile spirito di iniziativa a far cooperare, seguendo la filosofia di Ricrearti, enti, aziende, studenti ed artisti con l’intento di unire la tecnica del riciclo con il mondo dell’arte, creando un ponte tra generazioni e un tramite che fa incontrare talenti diversi così da poter dare forma a progetti che diventano splendide realtà, diffondendo bellezza ed entusiasmo.
Un plauso quindi alle intuizioni geniali e coraggiose di Debora Basei ed ovviamente alla maestria del fotografo Riccardo Roiter Rigoni, senza dimenticare ovviamente la curatrice Debora Gusson che ha preparato anche ilcatalogo della mostra (caricabile gratuitamente dal sito www.ricreiamoconegliano.it ), la proprietà della Galleria Camerotto, il Comune di Conegliano, la scuola “Don Bosco”, le associazioni che hanno partecipato ed ovviamente gli sponsor che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento.
Mai come ora le persone hanno bisogno di provare emozioni, vere e genuine, sensazioni profonde che accompagnino alla riscoperta della propria terra e contemporaneamente alla conoscenza della propria storia.

E’ facile perciò farsi prendere dal fascino di una prua che lascia intravedere dietro di sé la sagoma di un campanile o restare incantanti guardando i raggi del sole fendere le nubi dopo un temporale gettando
una luce soffusa in una laguna incredula, ma pronta a ricevere la vita da un cielo che non ci lascia mai soli.
Ed il titolo della mostra rispecchia ciò che l'osservatore vede “Non far finta che sia ancora notte - la speranza nella luce di Venezia", titolo che fa appunto della speranza la base di una ripartenza che tutti auspichiamo vicina per tornare a vivere appieno, la stessa che ci accompagna verso una rinascita sia personale che dell'intera comunità e si rispecchia nelle cornici che i ragazzi hanno preparato, dimostrando la loro volontà di impegnarsi e di voler emergere in un mondo che necessita mai come adesso del loro vivace entusiasmo.
Questa mostra è l’invito a viaggiare tra la luce lasciandoci alle spalle le preoccupazioni di un periodo tutt’ora difficile ma che non può farci mai dimenticare quel desiderio di armonia e pace che vorremmo abbracciasse prima possibile ogni angolo di questo nostro mondo.

Monia Pin

Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 20:51