Il numero dei test effettuati e dei casi confermati di contagio da nuovo coronavirus, il quale viene aggiornato quotidianamente sul sito dell’Istituto nazionale di salute pubblica (NIJZ), cambia di giorno in giorno anche in Slovenia.La Slovenia a oggi ha circa 1300 contagiati su 2 milioni di abitanti ovvero 1 contagiato ogni 1538 abitante
(Veneto 16.000 su 4,9 milioni di abitanti - 1 contagiato ogni 306 abitanti,
Friuli 2700 su 1,2 milioni di abitanti - 1 contagiato ogni 444 abitanti).
È stata proclamata l’epidemia e la vita pubblica è stata sospesa. Rimangono aperti i negozi di alimentari, le farmacie, le stazioni di servizio, le banche, gli uffici postali e le edicole. Nonostante ciò, si consiglia di utilizzare i servizi online (ad esempio acquisti online, operazioni bancarie online, ecc.).
I negozi di alimentari sono aperti con orario ridotto almeno dalle 8:00 alle 18:00, invece la domenica sono chiusi. Tra le ore 8.00 e le 10.00 e l’ultima ora di apertura del punto vendita viene data priorità ai gruppi più vulnerabili, tra cui le persone con disabilità, i pensionati e le donne in gravidanza.
Dal 30 marzo 2020 è in vigore, fino a nuove disposizioni, il decreto che introduce il divieto generale di:
circolazione e assembramento di persone in luoghi e aree pubbliche;
accesso a luoghi e aree pubbliche;
circolazione al di fuori del comune di residenza permanente o temporanea, salvo diversa disposizione del decreto.
La circolazione, l’accesso e il trattenimento nei luoghi pubblici sono eccezionalmente consentiti, a condizione che si mantenga una distanza di sicurezza da altre persone, per andare e tornare dal lavoro, fornire cura e assistenza alle persone non autosufficienti, accedere ai servizi di emergenza, ai negozi di alimentari e alle drogherie, ai venditori di dispositivi medici e articoli sanitari, ai negozi di cibo per animali, alle stazioni di servizio, alle banche e agli uffici postali, ai servizi municipalizzati e ai servizi automobilistici oppure in altri casi di eccezione previsti dal decreto.
Il trasporto pubblico – il trasporto pubblico di passeggeri con autobus o per ferrovia, le funivie e la funicolare – è sospeso fino a nuove disposizioni.
In caso di emergenza sono consentiti i trasporti in taxi. Prima di far entrare una nuova persona nel taxi, il conducente deve provvedere a un’adeguata disinfezione delle parti del veicolo che sono regolarmente a contatto con il passeggero.
Le attrazioni turistiche, le biblioteche, i musei, le gallerie, i cinema, le strutture di ristorazione, gli alloggi e i centri wellness, nonché tutte le altre istituzioni pubbliche sono chiuse fino a nuove disposizioni. Tutti gli eventi pubblici sono cancellati. Per informazioni più dettagliate, consultate i siti web dei singoli enti.
Spostamenti all’aperto
Si consiglia di rimanere a casa, tuttavia, è ancora possibile fare una passeggiata all’aperto, a condizione di essere da soli (individualmente) oppure in compagnia dei vostri prossimi congiunti o conviventi (in un gruppo di massimo 5 persone). Quando si esce di casa, è necessario agire in modo responsabile verso se stessi e gli altri, osservando le restrizioni dei contatti sociali e mantenendo la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri.
Secondo le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di salute pubblica, l'attività fisica riduce il rischio di infezione virale e riduce l'ansia causata dall’(auto)isolamento volto a prevenire la diffusione del virus.
L’accesso ai parchi pubblici e alle altre aree di passeggio è consentito solo all’interno del comune di residenza permanente o temporanea.
La circolazione nei luoghi pubblici è eccezionalmente consentita anche ai gruppi di persone, in caso si tratti di prossimi congiunti o persone conviventi, a condizione che sia possibile garantire una distanza di sicurezza da altri gruppi simili. In via eccezionale, la circolazione è consentita anche ai gruppi di un massimo di cinque collaboratori che utilizzano il trasporto condiviso per andare e tornare dal lavoro.
Quando ci si sposta o ci si trattiene in un luogo pubblico chiuso è necessario mantenere la distanza di sicurezza da altre persone. È inoltre obbligatorio anche l’uso della mascherina protettiva o altro tipo di protezione della bocca e del naso (sciarpa o altra protezione simile) e disinfezione delle mani.
Il Soccorso alpino sloveno scoraggia le attività in altura, specialmente in alta montagna, dove la probabilità di infortunarsi è più alta, poiché gli incidenti in montagna mettono in ulteriori difficoltà il sistema sanitario già sovraccarico. Rimangono chiusi anche tutti i rifugi alpini.
Si consiglia di scegliere percorsi meno frequentati e si scoraggia vivamente di visitare mete escursionistiche molto popolari dato che la possibilità di trasmissione dell’infezione vi è più alta.