Italia, Cultura

Check-up al ketchup

di Norman Zoia

C’è un frizzante congegno letterario - sospeso & andante con brio - nel nuovo libro di Federica Marcuz, il suo secondo benché abbia soltanto undici anni. La piccola grande autrice di Marca ha appena ultimato la stesura definitiva di un avviluppante romanzo giallo ambientato nella Grande Mela. Un intreccio con tratti horror stemperato da bollicine di zenzero, proprio come il nome dell’io narrante; una storia che prossimamente andrà in stampa per i tipi de L’Orto della Cultura, l’editore di fiducia della nostra scrittrice in edera, ché chiamarla in erba sarebbe riduttivo, tenuto conto di come ormai sappia al meglio arrampicarsi tra le parole e la punteggiatura. Ho avuto il piacere di dare qualche suggerimento nella correzione delle bozze ma per ora non posso svelarne a pieno la sinossi. Diciamo che pagina dopo pagina si snoda quasi una tomografia assiale fatta a mano. Un nutrito rosario di capitoli, tanti quanto quell’arcano Number 23 dell’omonimo film con Jim Carrey. Il tutto seguendo le mosse di due investigatrici adolescenti alle prese con una spaventevole sequenza di delitti cerimoniali-commerciali. Un’accorta, articolata analisi in salsa piccante.

(Sopra, da dx, la Marcuz seduta al suo pianoforte a mezza coda e con il noto giornalista-scrittore Magdi Cristiano Allam il quale mostra il lavoro d’esordio della stessa Federica)

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 22:08