Venezia

Apollo 4 è ritornato a volare sul cielo di Caorle

di Maurizio Conti

Il decollo dalla base posta sulla spiaggia White Oasis, il sorvolo della battigia in lungo e in largo, i rilevamenti con strumentazioni GPS per tracciare e valutare le rotte di volo. Ieri pomeriggio APOLLO4, il drone salvavita, è ritornato a volare sulla spiaggia di Levante a Caorle.
Il tutto come previsto nel periodo di sperimentazione di questo progetto pilota in Veneto e in Italia, volto ad abilitare l’entrata in funzione (a regime) di APOLLO4 per l’estate 2018. L’obbiettivo, più nel dettaglio, è omologare il drone dell’Ulss4 per il sorvolo e l’atterraggio in zone definite “critiche”. Alla fase di test hanno presenziato personale dell’azienda Ulss4, personale di Caorlespieggia e di “Dronebase” che ha appositamente realizzato il velivolo per il trasporto di un defibrillatore semiautomatico.
APOLLO4 è dunque il primo progetto sperimentale in Italia ad impiegare un drone in ambito medico-sanitario per salvare la vita alle persone e, ottenute le rispettive autorizzazioni, da inviare in zone difficilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso.
Realizzato in struttura di carbonio, provvisto di scatola nera e di telecamera ad elevata risoluzione, il APOLLO 4 utilizza 4 motori potenziati per acconsentire il trasporto di un defibrillatore ad una velocità di circa 45 km/h (limitata da software); ha un peso di 3,9kg in ordine di volo, è alimentato da batterie ricaricabili e fornito di un sistema di guida GPS a tripla ridondanza; può volare sino a 2000 metri d’altezza massima dal suolo e in condizioni di vento sino a 30km/h. Ogni missione viene gestita attraverso l’utilizzo di un telecomando remoto con integrato a un tablet che garantisce in tempo reale le traiettorie e la visualizzazione istantanea del volo attraverso la proria mini telecamera.

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 22:08