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Brasile: Il Governo cancella parte della Foresta Amazzonica

di Bontempi Gioan Pietro

Brasile: il Governo cancella parte della Foresta-Amazzonica.
Un Danno ambientale senza precedenti, per favorire il Business dei minerali.
Una vastíssima area forestale di circa 47 mila chilometri quadrati, sarà cancellata per dare spazio alle miniere. Un territorio con una superficie pari a circa metà dell’Italia settentrionale. Quest’ area di Amazzonia nel 1984, per ragioni strategiche a ambientali, fu dichiarata allo status di riserva ambientale protetta, da parte del governo di Brasila. Protetta anche dall’ Unesco per l’importanza dell’equilibrio dell’ecosistema e per la preservazione di specie animali e vegetali rarissime e in via di estinzione. Specie che comprendono alcune varietà di pesci, l’unica specie di jacaré esistente, specie di uccelli e qualità di piante usate a volte, per fabbricare essenze e medicinali. Il sottosulolo è ricchissimo di minerali, specialmente di oro, nichel, rame, niobio. Va ricordato che il niobio è rarissimo e il 98 per cento di questo minerale si trova in Brasile. Usato in buona parte per l’industria aerospaziale viene ricercato innanzitutto dalle multinazionali nord americane. Da tempo quindi, numerose società straniere erano pronte per l´estrazione e la commercializzazione dei minerali dell’ Amazzonia. Ora, con la gestione del nuovo governo, l´operazione si realizza in breve tempo. Sull´onda di privatizzazioni selvagge, promosse del´attuale governo e da riforme anti sociali, imposte in modo coercitivo, parte dell´Amazzonia diventerà un’ enorme miniera, un cantiere industriale a cielo aperto, con una devastazione senza limiti.
L´attuale presidente con un breve comunicato su Twitter, spiega la finalità del provvedimento che trasforma la foresta, in miniera: “Si tratta di impedire l´abusiva ricerca di oro da parte dei ricercatori che inquinano l’ambiente con sostanze tossiche, come il mercurio“.
D’ altra parte, gli ambientalisti di tutto il mondo sono sul piede di guerra, poiché ritengono questo fatto come il peggiore disastro ambientale degli ultimi cinquant’ anni. “ Il destino del´Amazzonia”, dicono,” non può stare nelle mani di un presidente irresponsabile. Il patrimonio naturale fa parte della intera umanità e il suo destino non può essere deciso da un governo provvisorio, peraltro, non eletto da nessuno“.
Gian Pietro Bontempi – Giornalista Indipendente- Rappresentante del Giornale “Il Piave-In Italia e nel Mondo”, da Brasilia.

Ultimo aggiornamento: 29/03/2024 09:14