Cultura

Un altro Gufo è volato via

di Norman Zoia

Dopo Gianni Magni, anche Nanni Svampa ci lascia. Ci lascia soprattutto una sconfinata discografia e non soltanto: dalle traduzioni meneghine di Brassens alle ballate popolari, dai ruoli d’attore cinematografico alle performances d’impegno politico e sociale, da solo o insieme al leggendario quartetto. Ora è volato in alto, nei pascoli della notte, come del resto alto aveva volato in tutta la sua lunghissima carriera. L’ho incontrato una sola volta, insieme ai suoi compari di cabaret, al SìoSì Club dell’indimenticato Primo Moroni, dov'ero con loro in cartellone. Ma è come se l’avessi frequentato da sempre, per osmosi. Per esempio, il succitato Magni è stato mio regista al Derby; per altro abitavamo vicini, dietro la Farmitalia, e la prima volta che ci siamo incrociati - facevo il garzone alle casse di un Maxmarket - mi diede una cospicua mancia, cinquecento lire d’argento. Anche con Roberto Brivio ho avuto parecchio a che fare, essendomi spesso esibito nel suo locale di via San Maurilio, in coppia con Gabbia; lo stesso Brivio è stato poi insegnante di mia figlia Tosawi, attrice e doppiatrice. In quanto a Lino Patruno, che vedevo al Capolinea, non dico tutte le sere, ma tantissime volte, ha partecipato con Sante Palumbo all’arrangiamento di una delle mie prime canzoni: Deserta città del cuore. Veniva quindi quasi automatico parlare sovente di colui che è stato un punto fermo nell’ambiente milanese della musica e del teatro, ne sa qualcosa l’arguto poeta catartico Flavio Oreglio. Perfino io, di solida provenienza beat, ho a tratti avuto in repertorio alcuni pezzi portati al successo dal nostro meraviglioso Nanni: El gran risott (così, per dire), Mi sont on malnatt (adattamento di Je suis un voyou del celebre chansonnier riportato in apertura), Ma mi (musicata da Fiorenzo Carpi su testo di Strehler), Ballata del pitor (interpretata anche da Jannacci e scritta proprio da Patruno con Deponti e Medail), Il gallo è morto e I vacaputanga (entrambe cavalli di battaglia dell’amico Walter Valdi, avvocato e uomo di spettacolo come non se ne fabbricano più, purtroppo)… Che gli Dei abbiano cura di questo grande cantore della milanesità (sopra, in riva al Naviglio), di quest’uomo semplice e colto, dal nome che ha suono e calore come gli strali scagliati da loro stessi!

Ultimo aggiornamento: 24/04/2024 21:21