Cultura, Veneto

Onor di firma e di forma

di Norman Zoia

Gli artisti sono fondamentalmente dei solitari. Talvolta però nascono delle sinergie tra loro, anche se non sempre i crediti vengono poi manifestati in cartellone, nei comunicati stampa, nelle presentazioni o nei titoli di coda. Si tratta, parafrasando Bufalino, della cosiddetta diceria dell’autore. Per esempio, se si commissiona qualcosa di legato a una particolare prestazione dell’ingegno, si compra l’oggetto o il servizio, non la firma di colui che tale oggetto o tale servizio ha realizzato. Prendiamo la soffusa Maternità sopra rappresentata: opera di Lina Sari  pubblicata sul catalogo a cura di Giorgio Baldo alle pagine 92 e 94, in mostra alla Galleria Civica di San Donà fino a domenica 28 (parte dell’installazione, ovvero la figura neonatale, è da ascriversi a Loris Piccinin, maestro artigiano noto per gli originali velieri in graniglia di marmo; senza nulla togliere alla creatività concettuale ed espositiva della Sari). Alla fine, in ogni seria collaborazione ciò che conta non è soltanto la giusta mercede, è altresì importante un equo riconoscimento. Cioè, diamo a Cesare quel che è di Cesare, teniamo tuttavia ben da conto pure ciò che ci pertiene!

Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 21:23