Cultura

Memory & Money & Songs

di Norman Zoia

Curiamoci con una dittatura d’argento viola! Omaggiando un nonno livornese e naturalmente senza farlo apposta. A caldo, in coda alla prima serata della kermesse sanremese avevamo su queste pagine celebrato la grazia lirica di Cristicchi (che infatti è stato poi premiato dagli orchestrali per la miglior composizione). A ridosso della seconda serata avevamo sottolineato il gran testo di Silvestri e Rancore (i quali hanno preso un doppio premio della critica oltre a quello per le parole più belle); avremmo loro altresì assegnato un riconoscimento per il duetto insieme al coautore Manuel Agnelli ma in fondo la coppia Motta-Nada (che gliel’ha soffiato) non ha certo sfigurato. Per il resto ci spiace che siano andati via a mani vuote Nigiotti (un pezzo scritto molto bene e un’interpretazione davvero centrata), The Zen Circus (quattro lustri di gavetta ben spesa), Ghemon (un suono delicato e ammaliante pur dentro le sue oscurità), Shade e Federica Carta (lo spirito genuino di una generazione malgrado tra l’uno e l’altra intercorra quasi una dozzina d’anni). Con un pensiero speciale al grande Tenco, riproposto da Elisa e dal direttore artistico (sopra): sentitamente devastante quel vedrai vedrai dedicato alla madre dell’artista scomparso proprio a Sanremo nel 1967. Non sono mancate le consuete accuse di plagio, stavolta indirizzate alla Rolls Royce di Lauro, specie nell’attacco, seguite da polemiche d’ordine morale, sempre verso il giovane trapper, alimentate perfino dal ministro dell’interno. Peccato infine per l’esiguo spazio dato alla stampa nel dopofestival. Comunque il vincitore è stato Mahmood che si è aggiudicato pure il Baglioncino d’oro assegnato dai colleghi in gara, e che ha portato nel futuro il classico di Conte Vieni via con me nel contesto di una performance sostenuta da Rocco Papaleo e compagnia. Una vittoria la sua, spiegabile dal teorema jalisse, come lo ha chiamato Fegiz, secondo il quale un giovane catapultato di botto tra i big ha ottime probabilità di farcela grazie ai tanti, serrati provini sostenuti per arrivare fino a quel punto. Il tutto anche grazie alla giuria d’onore e a quella dei giornalisti, in questo caso. Stando al televoto avrebbe vinto invece Ultimo il quale, oltre al secondo posto, ha fatto man bassa dello streaming ufficializzatogli sul palco da Tim, sponsor unico dell’evento.

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 22:08