Cultura

Vedi Taranto e poi muori

di Norman Zoia

Purtroppo non nel senso rammentato dal noto auspicio partenopeo, ovvero una bella cosa da fare senz’altro prima di raggiungere i pascoli del cielo. Non che manchino bellezza e cultura nella città dei due mari, Giulio Kaliandro lo sa bene; come conosce bene, ahinoi, il grave problema che tormenta la sua terra. Splende l’acciaio! Così cantava Geri Palamara mezzo secolo fa, omaggiando l’amico poeta Sal Passarella. Già si intuiva però che, per raggiungere questo splendore, c’era un prezzo molto alto da pagare. Kaliandro affronta il tema di petto ma lo fa volutamente con una canzone pop e un video didsascalico, entrambe espressioni semplici nella proposta, profonde nel contenuto. Ho avuto il piacere di collaborare con i succitati artisti: Kaliandro, Palamara, Passarella, tre figli del sud di formazione ambrosiana. In particolare ho scritto diversi testi contestualmente a composizioni del musicista tarantino (sopra), da Dio del blues a Gamines, passando per Baby lupo o per lo stesso Grido disperato di mille bands. Ho dato anche qualche suggerimento in relazione ad alcuni brani del prossimo album solista, del quale Tarant nuestr è la track-trailer.

Giulio Kaliandro / TARANT NUESTR // Special guest: Andrea Braido // Credits Video e Studio di registrazione: Daniele Perini, Marco Pappolla, Mark Jarret - Cesare Capone, Antonio Simonetti, Luciano Carriero, Maurizio Cortelezzi - Pino Gentile, Simona Insonni - Rocco Lanzo

Ultimo aggiornamento: 24/04/2024 21:21