Cultura, Veneto

Provocanti dolcezze

di Norman Zoia

Soffici e pungenti al tempo le carezze di scrittura che Clara ha distribuito nelle vicende delle sue eroine. Così tra le pagine di un terzetto di romanzi, dall’opera d’esordio a quello da poco uscito per Capponi Editore, si muovono e amano Desideria, Virginia, Paprika: nomi evocativi che modulano un passo battente lungo scie luccicanti di miele e sorgenti d’amaro amor smarrito. In particolare il contrasto si evidenzia fin dal titolo in questo terzo libro della Caverzan curato da Martina Galvani, una che l’eros letterario declinato al femminile lo ha frequentato con accogliente riscontro professionale. Tornando all’autrice (sopra), veneziana di Marca già prestata alla politica quale prima cittadina, in questo nuovo lavoro conduce la narrazione attraverso le passioni e i piaceri non sempre sublimanti della carne fino a un epilogo dove ritrovare il proprio io perduto. Un libro impreziosito da calzanti quanto incalzanti eserghi, specie quelli tratti dalla grande poetessa Wislawa Szymborska in apertura del primo, secondo, quarto, decimo e dodicesimo capitolo. […] Mi avvinghio a Didier come fosse il tronco di un albero immenso nel bel mezzo della mia giungla. La mia giungla, il luogo da esplorare avanzando lentamente, senza machete, prendendomi tutto il tempo di una vita se servisse. […] (da pag. 130).

Clara Caverzan, Paprika dolce // Capponi Editore / Settembre 2019, pp. 215, € 15

Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 11:56