Cultura

Bene, bravi, diecipiù!

di Norman Zoia

Rispetto al loro vecchio tormentone, uno scatto di tre punti se lo meritano eccome. Come lo meritano Sandro Paté e Andrea Ciaffaroni per il volume appena uscito, dedicato alla coppia più illustre e longeva del cabaret italiano. Una carriera splendida per il Poeta e Contadino che, dalla pedana del Derby Club, mentre un Abatantuono adolescente si occupava delle luci, sono poi decollati in tivù. Due comici, e non solo, che sapevano parlare a tutti in un modo così pop ma tale da celare tuttavia colti riferimenti a Jonesco e Beckett. Non a caso tra gli autori che li hanno sostenuti c’erano calibri come Jannacci e il Premio Nobel Dario Fo. Il loro umorismo stralunato e surreale proponeva una vera fucina di nobili quanto assurdi tormentoni. Chi non ricorda lo slogan pre demenziale di Tacchi Dadi e Datteri, quell’inno generazionale di La vita l’è bèla o quel Siamo su a milletré? Poi Renato ha avuto una travolgente avventura cinematografia e il duo si è giocoforza dovuto prendere una pausa (anche Cochi non è stato con le mani in mano però, basti ricordare per esempio Cuore di cane di Lattuada o Bruciati da cocente passione insieme alla Spaak, Maccione e Jane Birkin). La ditta Pozzetto & Ponzoni (sopra, in un particolare dalla quarta di copertina) si è poi riformata contestualmente a un congiunto ritorno teatrale e per le originali puntate di Nebbia in Valpadana trasmesse da mamma Rai. Sfogliando quest' opera redatta da un milanese e da un romano ci si confronta con una lunghissima sequenza di aneddoti e curiosità raccolte grazie al gotha dello spettacolo nazionale, da Flavio Oreglio a Enrico Intra passando per Armando Celso, due Silvie: Nebbia e Annichiarico e per una marea di artisti e addetti ai lavori.

Cochi e Renato // La biografia intelligente, di Ciaffaroni e Paté / Prefazione di Maurizio Milani, con nota critica di Marco Giusti / Pagg. 368, Sagoma Editore, Distribuzione Messaggerie Libri

Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 22:05