Cultura

Vuoti di musica

di Norman Zoia

Non si può chiudere la musica, per quanto leggera, così a cuor leggero. Né è ragionevole trattare a pesci in faccia i teatri, i club, i luoghi deputati a quell’intrattenimento per l’anima, da sempre sferzante e consolatorio. Pertanto i vuoti di musica, così come quelli legati alle arti in genere, non sono ammissibili, soprattutto perché la disciplina votata a Euterpe non dovrebbe essere mai a perdere. Sulle basi di questa riflessione Giulio Kaliandro, dopo la videosong sull’infanzia rubata Non toccate i bambini, riprende la tematica della protesta sociale strettamente legata alla complicatissima attualità globale. Il compositore ambro-tarantino affronta l’arduo problema a modo suo con versi semplici e diretti, forse proprio per questo più incisivi; lo fa anticipando sul pentagramma e subito dopo in sala di registrazione gli scontri in piazza dei giorni scorsi contro una classe politica ormai - ahinoi! - quasi uniformemente allineata.

Music & lyrics, voce e basso: Giulio Kaliandro // Chitarra: Marco Pappolla // Batteria: Marc Jarret // Riprese, montaggio, effetti speciali: Cesare Capone, Massimo Scialpi
Qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=8lAJddfV0c4



Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 21:20