Cultura, Treviso

Le chiamavano bocche di rosa

di Norman Zoia

La Cae de Oro bagnata dal Sile come la genovese Via del Campo liricamente celebrata da De André. Un tuffo in un passato che malgrado tutto o per fortuna ci appartiene, su quella scia di costume tra il peccato e la pruderie. L’associazione culturale Zona Franca promuove una serata all’insegna di quell’altra zona franca rappresentata a lungo dalle Case di Piacere. L’argomento viene affrontato grazie al volume di Valeria Favretto (sopra, accanto a un peculiare interno a luce rossa), strettamente legato alle allegre magioni d’appuntamento delle maîtresses trevigiane dai tempi della monarchia al declino suggellato dalla Legge Merlin, decreto che ancora oggi desta alcune perplessità. Un libro per rammentare, secondo una titolata visione storiografica, la figura conturbante di quella belle de nuit - et de jour - che, dal capoluogo di provincia così ben descritto da Germi al cinema, ci riconsegna sulla falsariga di un profano rosario quella malia di ricordi di un’epoca mai completamente tramontata. La professione-missione più antica del mondo sviscerata direttamente dal punto di vista femminile della giovane autrice veneta; il profumo ingombrante di vicende nascoste, ma neppure così tanto, dietro le serrande abbassate. Marchette di Marca. Gioiosa. E gaudente!

Valeria Favretto, Oltre la Cae de Oro // Editoriale programma. Presentazione in anteprima a Palazzo Giacomini, Motta di Livenza, Borgo Aleandro 23, venerdì 3 dicembre alle 20.30. Coordina l’incontro la presidente dell’associazione promotrice Barbara Turcolin. Interviene la stessa Favretto insieme a Barbara Abiti.

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 22:08