Cultura, Venezia, Veneto

All'Accademia di Venezia nuovo percorso con tanti inediti

VENEZIA - Cinquanta opere, in parte presentate per la prima volta, per raccontare un periodo cruciale dell'arte veneta e italiana, dai primi decenni del Cinquecento ai primi anni del Seicento. I dipinti, da Bonifacio de' Pitati a Palma il Giovane e Padovano, sono parte di un inedito percorso espositivo alle Gallerie dell'Accademia, a Venezia, con l'allestimento di sei nuove sale poste lungo la loggia palladiana, restaurata due anni fa e riaperta al pubblico.

Il riallestimento, inaugurato il 16 marzo, amplia la proposta dedicata alla pittura veneta di quel secolo e rientra nel vasto programma di interventi, anche di restauro, che riguarda il progetto detto 'Grandi Gallerie' che dovrebbe concludersi il prossimo anno con l'ultimo stralcio dedicato alle prime sale, quelle che propongono opere fino al tardo-gotico. Curato da Giulio Manieri Elia e Roberta Battaglia, il percorso espositivo delle sei sale presenta opere anche di Savoldo, Romanino, Moretto, Lotto, Tintoretto. Per la prima volta nella storia del museo vengono dedicate due sale a Jacopo Bassano e alla sua bottega, con un dipinto, Lucrezia, mai esposto prima. A dare il segno delle presenze di "foreste" nelle collezioni veneziane seicentesche un lavoro di Annibale Carracci. Nei prossimi mesi è prevista l'apertura di una sala riservata ai disegni, che prevedrà anche uno specifico programma a tempo per l'Uomo vitruviano di Leonardo, e l'allestimento del cosiddetto soffitto vasariano.

All'inaugurazione era presente il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha portato un saluto anche del ministro Cultura Gennaro Sangiuliano.

Ultimo aggiornamento: 17/04/2024 20:34