Cultura, Veneto

Lepido Rocco & i suoi fratelli

di Norman Zoia

MOTTA DI LIVENZA. Quella fratellanza e sorellanza che ha portato avanti nel tempo, valorizzandola ancor più, la splendida realtà che così era anche nel disegno dell’illustre concittadino. E che oggi a tutti gli effetti rappresenta una concreta idea d’Europa. C’era una volta infatti la Scuola Artigiana, luogo fin d’allora all’avanguardia nel campo dell’istruzione professionale. Per volere e impegno di quello stesso Lepido Rocco che sulla sua città ha per altro scritto un corposo tomo, consultabile in biblioteca. Lo sa bene colei che fa le veci del presidente Zampieri, la dottoressa Matteazzi (responsabile Risorse Umane dell’Oras), avendo diretto per due mandati consecutivi l’assessorato alla cultura (carica attualmente ricoperta da Mariaelisa Angeli). Un Centro di formazione davvero ben strutturato fin dagli inizi, ambita meta delle scolaresche esterne che vi si recavano in visita negli anni cinquanta e sessanta. Un ulteriore segno d’amor germano sta poi proprio nella parola in sé, Rocco, intesa come casato e come nome battesimale. Parola che porta una calda ventata di mezzogiorno in quest’area di profonda identità veneta; che nella nostra comunità si estende dalla piazza ora in rifacimento allo storico colorificio in Riviera Scarpa, agli omonimi arredi per l’ultima dimora (da Lepido alle lapidi passando per un Santo Patrono di scorta, giusto per non farci mancare niente dopo il Vescovo Nicolò e la Madonna dei Miracoli). A distanza di 111 anni, presso lo studio mottense del notaio Manzan, viene sottoscritto l’atto costitutivo della nuova Fondazione di partecipazione a Rocco intitolata, direttamente dal nipote Giorgio e dal presidente Zampieri. Oltre a quest’ultimo e alla succitata Sabrina Matteazzi, nel consiglio di amministrazione vi è l’avvocato Giuseppe Muzzupappa. Alla presentazione del miglior assetto societario e di una più efficace organizzazione al passo coi tempi, ancorché quello futuro, alcuni tra i più insigni e contestuali personaggi della vita pubblica nel territorio: dal sindaco Paolo Speranzon ad Antonella De Giusti del Consiglio Regionale, da Mario Pozza ad Angelo Momesso all’onorevole Arnaldo Brunetto.

(sopra, due gioielli di Lepido Rocco: il libro con la storia della città di Motta e la Scuola fondata nel 1905)

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 22:08