MOTTA DI LIVENZA. Ci eravamo felicemente sbilanciati su Ivan Toninato proprio da queste pagine alcuni anni fa, in occasione di una sua interessante mostra alle Ex Prigioni; grandi opere iper-realiste dalla pennellata fluida che ben sostituiva l’obiettivo caro a Nadar. Lo ritroviamo a dirigere il suo Atelier dell’Artista in Corte del Convento nel contesto di una collettiva legata al corso - e qui torna la fotografia - tenuto da Federico Vecchiesso. Una fresca Vernice con una bella affluenza di pubblico e addetti e senza gap generazionali. Tra le otto ragazze che espongono, con tre scatti ciascuna, spiccano Lavinia Longhetto che all’Atelier è di casa ed Elena Marchetti che ci ha particolarmente colpito grazie a un incrocio molto scuro e suggestivo di piano e chitarra. Una splendida serata all'insegna di quella materia così simile al sogno che potremmo ridefinire cavalcando la dedica a Fontana contenuta in "passi perversi": Ombre perse lassù o colori pieni / lampi di luna & marte / ipotesi di blu, sgarbi & veleni / come una scossa è l'arte!
(sopra, da sx: il presidente di Zona Franca Barbara Turcolin, la pr dell’Atelier Mirella Buosi, la pittrice Giuliana Davanzo, Lavinia Longhetto, Ivan Toninato, Federico Vecchiesso e Lia Zulianello in una mise-omaggio a Marilyn)