Cultura, Veneto

Terzetto d'archi & d'archetipi

di Norman Zoia

Una pittura fresca e nuova, tutta in quota rosa. Al tempo stesso piacevole, contrariamente alla scrittura spesso pesante di talune ultime avanguardie. La mano e la testa femminili si sentono, attraverso le tele e e le altre materie applicate, in tutti i sensi. Si sentono proprio come un arpeggio di violoncelli e viole d’amore. Eppure riescono a esprimere altresì le complicanze della santa diversità. Silvia Bellinzani, aveva già esposto nella sua città; ritorna dopo una decina d’anni aggiungendo in partitura due voci, quelle delle sandonatesi Cristina Bettin e Francesca De Pieri. Tre tagli cromatici e di segno, tre stanze - anche strettamente all’allestimento negli spazi delle Ex Prigioni - tre modi unici di interpretare l’arte figurativa. Tre differenti proposte colloquiali unite però da un concreto filo, come quello che la De Pieri tesse direttamente su Crisalide, la sua opera più rappresentativa, per rivestire almeno in parte il corpo eburneo di Venere. Come quello quasi invisibile tracciato dalla Bellinzani in guisa di cucitura sulla cuffia del nuotatore seriale. Come quello girandolare di vetro sintetico bianco & blu grazie al quale la Bettin suggerisce la frequenza di fondo degli universi. Introdotta dall’assessore alla cultura Mariaelisa Angeli e da Isadora Panontin per conto del Festival del Viale che ha contestualizzato l’evento, la Vernice di sabato è stata vieppiù impreziosita dall’articolato e puntuale intervento critico di Giorgio Baldo.

MOTTA DI LIVENZA. La Mostra prosegue fino al 30 ottobre con i seguenti orari nei fine settimana: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. (Sopra da sx: Francesca De Pieri, Cristina Bettin, Silvia Bellinzani, Giorgio Baldo)

Ultimo aggiornamento: 26/04/2024 13:58