Cultura, Treviso, Opitergino Mott.

L’emozione della danza verticale “Aspettando la tappa” a Oderzo

ODERZO (TV) - Un legame fra i luoghi, il tempo e i corpi. C’è spazio anche
per la danza in “Aspettando la tappa” il ciclo di iniziative in attesa del grande evento sportivo che vedrà la 18esima tappa del Giro d’Italia partire da Oderzo per arrivare in Val di Zoldo il prossimo 25 maggio. Quella di venerdì 19 maggio, alle 21.30, al Campiello del Duomo, promossa da Fondazione Oderzo Cultura onlus d'intesa e con la collaborazione del Comune, è un’esperienza da vivere con il naso all’insù.

Corpi plasmabili in spazi rigidi, a raccontare diverse forme di arte: dall’archeologia, i luoghi che raccontano il passato e il legame dell’uomo con il tempo, alla danza, passando per le evocazioni della musica. “Stuck Opitergium Site Specific” è un’originale forma di danza verticale proposta da Il Posto, con Marco Castelli Small Ensemble. Una coreografia di Wanda Moretti, accompagnata dalla musica per sax e live electronics di Marco Castelli. «Stuck è una creazione sulla molteplicità della specie - spiegano la coreografa Wanda Moretti e il musicista Marco Castelli - la varietà di tutte le forme di vita presenti e la complessità delle strategie della vita sulla
terra».

Un viaggio nell’interiorità dell’essere umano. «L’idea che ha ispirato questo spettacolo è la possibilità di riflettere sui tanti aspetti che compongono l’essere umano. L’archeologia scava nel terreno alla ricerca del passato per scoprire antiche civiltà sepolte da secoli e le loro relazioni con l’ambiente circostante così come nello spettacolo l’immagine dell’essere umano nelle architetture della città produce in noi l’idea di corpi plasmabili in spazi rigidi.

Queste fascinazioni sono nate dal desiderio di riflettere la relazione fisica che abbiamo con la città e dal bisogno, oggi più che mai, di ancorare la danza ad un luogo reale». La musica gioca su richiami, interferenze, citazioni, riformulazioni tra elettronica, jazz e musica classica. Marco Castelli ha composto brani ricchi di echi e di allusioni, che ripercorrono in modo personalissimo e creativo la relazione tra i generi. E accompagneranno le delicate e leggiadre movenze di Simona Forlani, Giorgio Coppone, Isabel Rossi. I costumi sono di Elettra Del Mistro.
Per maggiori informazioni consultare il sito:oderzocultura.it
Fondazione Oderzo

Ultimo aggiornamento: 20/04/2024 10:00