Diario di un pescatore è la pubblicazione dei quaderni scritti da Gelindo Botter, ricordi che partono dalla sua infanzia, quando iniziò ad apprendere il mestiere dal padre, fino al termine della sua carriera. Un viaggio di circa mezzo secolo, raccontato con precisa e vivida memoria.
Un libro dove si mescolano diversi ingredienti: il lavoro, i rapporti umani, la famiglia, il mare.
Lo stile è semplice, scorrevole e lineare, accompagnando il lettore in un percorso cronologico.
Emergono la dedizione agli impegni, il pericolo che si corre durante il mal tempo, il sacrificio di non avere orari, partendo alle prime ore del giorno, il rischio di non avere nulla di garantito.
Gelindo si contraddistingue come uomo d’altri tempi, genuino nei suoi pregi di buon padre di famiglia e di instancabile lavoratore e nelle sue variegate caratteristiche umane.
Gelindo Botter detto Martinazzi è nato il 16 Gennaio del 1941 e cresciuto a Caorle, un paesino di pescatori in provincia di Venezia, è il maggiore di sette fratelli.
Già dall’età di 9 anni segue le orme del padre e del nonno, pescando lungo le coste del litorale Adriatico da Venezia a Trieste.
Impegno e passione per questo faticoso ma affascinante mestiere fanno di Gelindo un pescatore di grande esperienza e conoscenza.
Tra i lunghi periodi passati in mare ed uno stile di vita tipico dei pescatori, nel 1966 conosce Lauretta, che diventerà sua moglie e crescerà con amore e premura i loro tre figli: Annamaria, Rita e Riccardo.
Nel 1982 si trasferisce con la famiglia a Portogruaro, nell’entroterra; ma la sua attività è ancora viva e questa scelta lo porta a dover trascorrere più tempo lontano da casa.
Negli anni è stato protagonista di avventure e anche di alcune disavventure, che per fortuna hanno avuto quasi sempre un lieto fine.
Nel 2015 decide di scrivere un libro dove raccoglierà tutti i ricordi, le esperienze e i pensieri della sua vita: Diario di un pescatore.