Cultura, Veneto

Prima edizione del Festival “Oltre il confine”: libri e letture in Valdadige

Il Festival mira a promuove re la lettura , attraverso un programma di appuntamenti, tra i quali , incontri con autori, mostre, laboratori di scrittura, momenti di lettura ad alta voce , con bici-reading, picnic letterari, concerti, spettacoli e proposte gastronomiche. Il programma del Festival lega titoli, autori e storia ad alcuni dei luoghi, più evocativi della valle: dagli argini dell’Adige, tra biciclette e letture sul prato, alla Terra dei Forti, dove risuoneranno i brani dell’Orchestra giovanile ESYO (European Spirit of Youth Orchestra), formata da 15 artisti, tra i 12 e i 18 anni, provenienti da tutta Europa. “Pace” sarà uno dei valori portanti del Festival, che ospita autori, che hanno fatto del “confine” un protagonista della propria scrittura. Massimiliano Adamoli, sindaco di Dolcè: “ Quali promotori del Festival, desideriamo valorizzare e fare conoscere un territorio, straordinariamente ricco, a livello ambientale, storico e artistico.
Agli occhi dei visitatori, il Festival riceverà valore, dalla sua stessa location: a ospitare la manifestazione saranno, nel Comune di Dolcè, Villa del Bene, con la sua storia, la pace autentica dei prati, sull’Adige, le vecchie contrade e la memoria storica.

Il Festival costituisce un’occasione preziosa per vivere la socialità, favorire incontri e scambi, tra persone e comunità”. Elly Zampieri , responsabile Cultura per Hermete coop.: “Il tema del confine, già particolarmente sentito in questa terra di contese, offre al Festival lo spunto per riflettere su quanto il conflitto sia vivo poco oltre la porta di casa. Come cittadini europei, non possiamo non interrogarci su quanto la crescita personale e lo sviluppo dei nostri giovani in seno alla comunità siano sempre più intrinsecamente influenzati dalla possibilità di oltrepassare il confine e di guardare al di fuori del nostro orticello culturale. Soprattutto per i nostri figli, l’apertura all’Europa, come territorio e spazio culturale al di sopra dei confini nazionali e linguistici, costituisce un orizzonte di speranza. Il valore di una cultura realmente europea aiuta tutti a sentirsi protagonisti di un futuro comune.

Testimonianza di questa visione saranno i giovani artisti della ESYO che, accompagnati dallo scrittore Rumiz, abbiamo invitato a incontrare i coetanei a scuola (ospiti dell’Istituto Calabrese Levi di San Pietro in Cariano) e, poi, tutto il pubblico del Festival”. M. Roberta Cattano, presidente dell’Associazione Botta & Risposta - Club Accanite Lettrici e Accaniti Lettori: “La lettura, specie la lettura ad alta voce, è prima di tutto condivisione e al nostro Festival i lettori, accaniti e non, potranno incontrarsi e incontrare autori di grande interesse. Si comincia in maniera significativa, con Canto per Europa di Paolo Rumiz, scrittore e viaggiatore. Una riflessione importante, che offre uno sguardo illuminante in tempi in cui l’Europa è di nuovo attraversata da venti di guerra. A questo proposito, emozionante e speciale sarà il collegamento la scrittrice ucraina, Olga Grebennik , che presenta Diario di Guerra , un taccuino scritto nei sotterranei ucraini e la testimonianza della fuga per la vita. La traduzione italiana è di Tatiana Pepe, ospite del Festival, con la collega Barbara Delfino .

La traduzione e il dietro le quinte del lavoro editoriale, saranno una novità dedicata al pubblico del Festival con il dialogo, tra Beatrice Masini, direttrice editoriale Bompiani, e qui in veste di revisore, con Marco Drago, traduttore del bellissimo romanzo Effimeri di Andrew O’Hagan , che racconta un’amicizia che supera il confine del tempo.La musica è invece la protagonista dell’incontro con Joyello Triolo che ci racconterà di Maurizio Arcieri dei Krisma e di come la canzone italiana ha saputo superare i confini dei generi musicali e generazionali. Con Matteo Bussola e il suo Mezzamela, si parlerà del passaggio dall’infanzia alla preadolescenza, di come cambiano i sentimenti che finiscono per chiamarsi amore. Le lettere d’amore sono quelle che da tutto il mondo arrivano al Club di Giulietta e ce ne parlerà la sua presidente, Giovanna Tamassia .

Una storia d’amore, che si tinge di giallo e affronta temi di attualità come la Brexit e la pandemia, è quella narrata in Londra Anni Venti, da Marco Varvello, giornalista e corrispondente Rai . Paolo Malaguti ci condurrà oltre il confine della Storia con Il moro della cima, andremo oltre i confini del mare con ì Davide Coltri e il suo Dov’è casa mia , mentre ricorderemo la figura di Tiziano Terzani con Alen Loreti curatore dei Meridiani ed Eleonora Sacco blogger di viaggio”. Il tema del confine sarà il comune denominatore di tutti gli appuntamenti con gli autori, ma non solo. Verrà affrontato anche attraverso altre arti, quali la scrittura, con il Laboratorio proposto dalla Scuola del Viaggio , la ricerca musico-culturale dell’ ensemble Mosaika , la recitazione per la regia di Alessandro Anderloni in “ Dante, Il folle volo di Ulisse”, la multimedialità dell’evento-concorso Book trailer .

Nicoletta Capozza, presidente della Libera Università della Valpolicella: “ Si può promuovere la cultura della lettura in molteplici modi, e il nostro Festival ha puntato a incontrare sensibilità e interessi diversi per coinvolgere un pubblico ampio, oltrepassare davvero i confini culturali a 360 gradi. Ecco perché al nostro fianco abbiamo l’associazionismo che rappresenta il territorio così come i professionisti dell’editoria, le biblioteche e le librerie, gli artisti e i creativi e soprattutto abbiamo voluto fossero protagonisti i giovani. Così, per esempio, per organizzare il bici-reading e il picnic letterario avremo gli studenti dell’Istituto Calabrese Levi, a presentare le loro opere autori under 30, a provarsi in un Laboratorio di scrittura di viaggio gli aspiranti scrittori. Iscrizioni obbligatorie sul sito www.hermete.it

Per tutto questo, dobbiamo ringraziare i promotori Comune Dolcè, Villa del Bene, la cooperativa sociale Hermete e la Libera Università popolare della Valpolicella, Fondazione San Zeno per il sostegno finanziario, il Club delle Accanite lettrici per la collaborazione nella scelta del programma, più tutte le realtà del territorio (da Villa del Bene alla Scuola, dagli storici de Il Casteleto
all’associazionismo di alpini, biblioteca comunale, i giovani di Eclettica, etc.), che hanno reso possibile la costruzione - non semplice – di un evento di comunità. Creato dal basso, con fatica, generosità e passione, e non portato dai professionisti dell’evento editoriale”.

Un Festival innovativo e particolare, studiatissimo, per promuovere e valorizzare il concetto di “lettura”, che è grande mezzo di apprendimento, di conoscenza in divenire e di cultura, mezzo che attira, incuriosisce e, al tempo, valorizza anche la stampa ed il libro, che, in vero, sono e resteranno, pur sempre, grandi compagni di vita. Il Festival in tema, poi, indipendentemente da differenze umane e di provenienza, mira ad unire, nel nome del libro e di quanto esso, senza barriere, sa offrire – anzitutto la lettura, appunto – creando distensione e pace..., in chi, ad esso e ad essa ripone fiducia e volontà di sapere.

Pierantonio Braggio

Ultimo aggiornamento: 17/04/2024 20:34