Treviso, Vittorio Veneto, Veneto

Prorogata fino a domenica 4 giugno la Mostra "Murer a Vittorio Veneto"

VITTORIO VENETO - La mostra attualmente in corso presso la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II” di Vittorio Veneto (a cura di Francesca Costaperaria, con testi di Antonella Uliana e fotografie di Renzo Bonan) rimarrà aperta fino al 4 giugno p. v., per consentire anche nei prossimi mesi a tutti gli interessati di visitarla ed in particolare alle scolaresche di partecipare alle varie attività didattiche proposte.

“Ho avuto modo di verificare personalmente quanto questa mostra venga apprezzata perché consente per la prima volta di comprendere nel profondo il monumento, che tutti sono abituati a vedere come un insieme indistinto senza però capirne a pieno il contenuto e coglierne il valore”, dichiara l’Assessore Uliana. “Questa mostra quindi è davvero molto importante per la nostra città e non solo, perché contribuisce a far conoscere, oltre all’opera del Murer, la nostra storia, che in alcuni aspetti si ripete tragicamente nell’attualità a noi contemporanea, assumendo così anche un significato civico”, conclude. L’esposizione era stata inaugurata lo scorso ottobre, nell’anno in cui ricorreva il centesimo anniversario della nascita dell’artista Augusto Murer (Falcade, 1922 – Padova, 1985), per illustrare il monumento che si trova nel centro città e che costituisce forse la massima espressione della produzione dell’artista, per la sua qualità e l’efficacia con cui riesce a trasmettere contenuti così pregni di significato in un insieme di forte impatto, la cui realizzazione è stata particolarmente complessa per la molteplicità e drammaticità delle scene rappresentate e la varietà dei materiali utilizzati.

L’opera infatti, inaugurata nel 1968 in occasione del cinquantesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, commemora i caduti delle guerre di tutto il Novecento, dal Risorgimento alla Grande Guerra, dalla Seconda Guerra Mondiale alla Liberazione, ponendosi come simbolo non solo della storia della città, ma della storia dell’intera nazione e come invito alla pace. La mostra intende quindi presentare il monumento di Augusto Murer nel suo contesto culturale e storico, anche attraverso alcuni materiali d’archivio, ed illustrare l’opera, molto articolata, in tutte le sue componenti, con l’esposizione di bozzetti preparatori dell’artista e di pannelli didascalici che spiegano le varie scene.

Visite guidate e attività didattica a cura di Aqua Natura e Cultura:
tel. 388.4741241, email museivittorioveneto@aqua-naturaecultura.com
Vengono proposte:
- Visite guidate alla mostra ogni sabato alle ore 16
- Attività didattiche per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado:
-Forma e materia
-L’Ardito... ti racconta una storia
-Staffette, Madri... Donne
-Un viaggio verso... l’armonia
Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, Vittorio Veneto TV
Viale della Vittoria 321, tel. 0438.552905 galleriavittorio@comune.vittorio-veneto.tv.it - www.galleriavittorio.it
Orario di apertura al pubblico: venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-12 e 15-17, o su prenotazione. Biglietto d’ingresso (Collezione permanente e mostra temporanea): Intero € 5 ,Ridotto € 3

Augusto Murer
Augusto Murer nasce il 21 maggio 1922 a Falcade, in provincia di Belluno, rimanendo sempre molto legato all’ambiente montano delle sue origini. Frequenta la scuola d'Arte di Ortisei, diretta da Salvatore Li Rosi, e nel 1943 incontra all’Accademia di Belle Arti di Venezia Arturo Martini, esperienza breve ma fondamentale per lo sviluppo della sua arte. Rientra poi nella Valle del Biois, partecipando alla lotta partigiana. Finita la guerra, nonostante le difficoltà si dedica pienamente all’attività di scultore, lavorando nello studio di Molino a Falcade. La sua prima importante affermazione pubblica risale al1953, quando espone alla Galleria Cairola di Milano, sostenuto da Orio Vergani e Renato Birolli. Conosce gli artisti Tono Zancanaro, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Renato Guttuso e gli scrittori Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern, con cui mantiene un rapporto profondo e duraturo di amicizia e collaborazione.

A partire dal 1964, quando realizza il celebre “Monumento alla Partigiana” per Venezia, e fino all’ultimo, con il “Monumento alla Resistenza” di Mestre inaugurato nel 1985, poco prima della morte, il suo impegno civile si traduce in numerose opere pubbliche, nelle quali la sua creatività è sempre tesa ad interpretare e comunicare temi e forme strettamente legati a contenuti di carattere sociale (a Belluno, Vittorio Veneto, sulla Piana del Cansiglio, sul Monte Grappa, a Caviola, Caxias do Sul in Brasile, Teramo, Mirandola...).

Innumerevoli sono le esposizioni cui partecipa, in Italia e all’estero; molti anche i riconoscimenti che riceve. A lui vengono dedicate importanti mostre antologiche a Milano (Rotonda della Besana, 1973), Ferrara (Palazzo dei Diamanti,1980-81), San Pietroburgo (Museo dell’Ermitage, 1982), Orvieto (Chiostro di San Giovanni, 1984), Viareggio (55° Premio Viareggio, 1984), Milano (Palazzo del Senato, 1984), Roma (Castel Sant’Angelo, 1985).
Muore a Padova l’11 giugno 1985. Un anno dopo, la sua casa-atelier di Falcade, costruita in mezzo al bosco nel 1972 dal suo amico architetto Giuseppe Davanzo, viene riaperta al pubblico come museo, sede espositiva e spazio culturale.

Ultimo aggiornamento: 22/04/2024 20:41