Qualcosa per cui correre un libro di Ariel Shimona Edith Besozzi
Correre è un gesto semplice ma più passano gli anni, non serve diventare anziani, più diventa complicato, più le sovrastrutture a cui ci impone la società prevalgono, iniziare a correre dopo i 40 anni, dopo una vita sedentaria può sembrare una pazzia, incastrare gli allenamenti nel quotidiano a volte diviene un’impresa. Perché fare tutto ciò, perché indossare pantaloncini e maglietta ed andare a correre sotto la pioggia dopo una giornata di lavoro o, peggio, dopo aver scoperto che forse si ha una di quelle malattie di cui si ha terrore solo a pronunciarne il nome? Ariel Shimona Edith Besozzi nel suo nuovo libro ci racconta anche questi aspetti della corsa, con una prospettiva personale se non addirittura intima. L’autrice mette nero su bianco, sensazioni ed esperienze che tutti i novelli runners hanno provato, le gioie delle prima gara, i dolori del primo infortunio, il piacere della corsa con gli amici piuttosto che la corsa meditativa in una fredda giornata invernale dopo la nevicata notturna.
Un turbinio di emozioni che spingono i passi di Ariel verso la prima maratona, quella di Tel Aviv. Un libro non solo per chi corre ma per chi ama leggere libri che trasmettono emozioni, un inno alla vita, pagine che motivano e che muovono il lettore ad alzarsi dal divano e ad affrontare le avventure che ci aspettano al di fuori delle mura domestiche.
I chilometri diventano i capitoli con cui capiamo se Ariel riuscirà a portare a termine la sua prima maratona, se gli imprevisti diverranno abissi inaccessibili o ostacoli che si possono superare con determinazione, dedizione e spirito di sacrificio.
Chissà che, dopo aver terminato di leggere il libro, qualche lettrice o lettore, come è successo a noi, inforcherà le scarpe ed uscirà a percorrere i primi metri di una corsa che lo porterà un domani a correre la maratona?
Qualcosa per cui Correre di Ariel Shimona Edith Besozzi
Gilgamesh Edizioni
Collana: Anunnaki. Narrativa
€ 15
