Economia, Veneto

Vino: Zaia, è identità, non svendiamo a multinazionali

BRUXELLES - L'etichettatura con indicazioni sulla nocività del vino "è un attacco anche identitario, nel senso che se passa questa filosofia di togliere l'identità alle produzioni finisce che noi consegneremo l'agricoltura e i territori in mano alle multinazionali". Sento che essere i primi su questo fronte ci fa degli apripista nel seguire questa partita."

Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, in un intervento alla Conferenza della Regioni europee (Cer) a Bruxelles, il cui testo è stato diffuso dalla Regione.

“Con lo stesso spirito con cui abbiamo già fatto battaglie sacrosante, come in Italia in passato contro gli OGM, difendendo la tipicità e l'identità, spero che anche in questa occasione si veda non solo la difesa di un comparto economico, che è comunque importante, ma che si pensi ancora ad un impegno di altissimo valore che è quello identitario – ha aggiunto il Governatore -. Se a noi tolgono questa parte di identità, a ruota ci sarà lo smontaggio di tutto quello che è il valore dell’agricoltura in comunità come le nostre. In Italia, abbiamo 4.500 prodotti tipici. Dietro ad ogni prodotto tipico c'è la storia di una comunità e i sacrifici della nostra gente”

“A me sembra atipico, se non anche imbarazzante – ha continuato Zaia - che chi propone l'etichettatura sui vini si guardi bene, però, dal disturbare le multinazionali, dimostrando che lo spirito è quello di saper fare i forti coi deboli e deboli con i forti. Il mio auspicio è che l'Italia combatta questa battaglia. Una battaglia che stiamo conducendo bene, ma che deve essere un impegno che portiamo avanti per conto di tutti perché, ricordo, che noi siamo i deboli per un aspetto: abbiamo un frazionamento fondiario importante, un mondo di piccoli produttori. Questo ci indebolisce davanti a una battaglia a livello internazionale”. Se passasse questa etichettatura rispetto ai vini – ha concluso il Presidente Zaia - andrebbe a pesare sul mercato europeo e su quei 450 milioni di cittadini europei che però nulla hanno a che vedere con altri mercati. Si creerebbe una grande opportunità per chi non dovrà applicare una norma simile, visto e considerato che a livello del WTO cose simili, poi, non le ratifichiamo. Abbiamo, infatti, un sacco di dossier ancora da far ratificare ai tavoli WTO”.

Ultimo aggiornamento: 20/04/2024 10:00