Vittorio Veneto

Vittorio Veneto. «Progetto Memorie» al Museo della Battaglia 

VITTORIO VENETO - Anticamente la storia si tramandava da una generazione all’altra attraverso la voce, passando così di padre di in figlio. Il racconto orale era alla base della costruzione di una memoria condivisa. «È a questa esperienza ancestrale - spiega l’Assessore alla Cultura Antonella Uliana - che si ispira il ‘’Progetto Memorie’’». Ma di cosa si tratta? «Vogliamo invitare - continua Uliana - i discendenti dei Cavalieri di Vittorio e, più in generale dei combattenti, a raccontarci in un video realizzato con lo smartphone - e a mettere, quindi, a disposizione di tutti - ciò che ricordano del nonno, del bisnonno o del prozio. L’obiettivo è condividere quanto nelle famiglie ancora sopravvive di quella tragica esperienza che fu la prima guerra mondiale. I video diverranno parte del patrimonio museale e saranno caricati sul canale Youtube del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto». Il progetto nasce da un’idea del referente della struttura Franco Giuseppe Gobbato. Chiunque ha una storia da raccontare si faccia avanti. «L’attività del Memoriale - continua Uliana - si è molto sviluppata nel corso dell’ultimo anno. Basti pensare che nel 2020 sono stati rilasciati 1.062 diplomi di cittadinanza onoraria e 426 certificazioni attestanti il possesso del cavalierato di Vittorio Veneto. I richiedenti sono tutti discendenti di soldati della Grande Guerra che ci scrivono, spesso con commozione, in cerca delle loro radici. Le richieste arrivano da tutta Italia e da molti paesi del mondo. Le sorprese piacevoli non sono mancate. Quest’anno ad esempio abbiamo scoperto nei nostri archivi ben tre donne ‘’Cavaliere di Vittorio Veneto”. Ci hanno infatti contattato i discendenti di tre portatrici carniche, ragazze che all’epoca trasportavano con le loro gerle i rifornimenti ai soldati delle prime linee. Maria Plozner Mentil, il 15 febbraio 1916, mentre attendeva a questo compito fu colpita da un tiratore scelto austriaco e perse la vita». Quelle donne che, al termine del conflitto, furono considerate a tutti gli effetti delle «combattenti», vennero poi onorate anch’esse con la concessione di un’onorificenza militare qual era il cavalierato di Vittorio Veneto. «Ecco una bella storia - conclude l’Assessore Uliana - su cui era calato l’oblio ma che riemerge dal passato grazie al nostro ‘’Memoriale’’».      

Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 11:21