PADOVA - Ogni anno in Italia muoiono circa 3.000 persone in incidenti stradali, con oltre 224.000 feriti (nel 2023: 3.039 morti, 224.634 feriti, dati Istat). Solo in Veneto, nel 2023, ci sono stati 12.774 incidenti stradali, con 309 persone decedute e 16.994 feriti.
Le morti dei giovani sulla strada, in particolare, continuano a essere un triste tema di attualità: secondo dati ISTAT, nella fascia 20-24 anni il tasso di mortalità per incidente è di 77 morti per milione di abitanti, facendo dei ragazzi una delle fasce più vulnerabili. In generale, nel 2023 gli incidenti stradali sono aumentati dello 0,4%, mentre le vittime sono leggermente diminuite rispetto all’anno precedente (-3,8 %).
Partendo da questi numeri e con la volontà urgente di creare consapevolezza e fare informazione, ExpoScuola 2025, che sarà dal 6 all’8 novembre presso la Fiera di Padova, ospiterà il progetto “Sulla Buona Strada”, dedicato alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità stradale, in particolare tra i giovani.
L’iniziativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di una guida consapevole, anche alla luce dei dati ISTAT che evidenziano un aumento degli incidenti stradali nella fascia 15-29 anni.
Sotto lo slogan “Il bello di... è riviverlo. Mai alla guida se hai assunto alcol o droghe”, all’interno della fiera saranno proposte delle attività interattive e dei simulatori di guida per far sperimentare ai ragazzi gli effetti dell’assunzione di alcol e droghe sulla capacità di reazione e concentrazione.
Saranno inoltre presenti tappeti per la simulazione del cammino in stato alterato e materiali informativi dedicati alla sicurezza stradale, pensati per studenti e genitori.
Il progetto si rivolge in particolare agli studenti della scuola secondaria di primo grado e a quelli in uscita dalle scuole superiori, oltre che alle loro famiglie, con l’intento di costruire un percorso educativo di responsabilità condivisa. Durante i giorni di fiera saranno distribuiti anche gadget per diffondere il messaggio che la sicurezza può (e deve) diventare un’abitudine quotidiana.