SCHIAVON (VI) - Venerdì 26 maggio 2023, nel corso del primo Festival del biometano, verrà inaugurato a Schiavon (VI) il più importante impianto di biometano in Europa che trasforma i reflui zootecnici in energia rinnovabile e fertilizzante naturale. L’evento, promosso da FemoGas e Coldiretti Vicenza con il supporto di Legambiente, è stato concepito come una grande festa popolare ispirata alle tradizioni contadine.
Duplice l’obiettivo: ricreare le atmosfere della civiltà rurale da cui nasce e nella quale vive questo impianto all’avanguardia, avvicinare la popolazione al tema molto sensibile dell’energia, facendo toccare con mano una valida alternativa alle fonti fossili, migliorativa sia dal punto di vista dei costi ambientali sia di quelli in bolletta per i cittadini.
LA FESTA DI INAUGURAZIONE
L’evento inaugurale si compone di due momenti, uno più istituzionale alla mattina e uno più ludico dal pomeriggio alla sera.
Alle 10, dopo i saluti del sindaco di Schiavon, Simone Dellai, avrà inizio una tavola rotonda dal titolo “Biometano, un circolo... virtuoso”, cui parteciperanno come relatori Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Piero Gattoni, presidente del CIB-Consorzio italiano biogas.
In una sessione più tecnica si confronteranno Angelo Baronchelli, presidente del Gruppo AB, Stefano Bozzetto, amministratore delegato di FemoGas, e Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico e all’Energia della Regione Veneto. Modererà Antonio Boschetti, direttore dell’ Informatore Agrario . La partecipazione è aperta alla cittadinanza.
Per chi non possa presenziare, la tavola rotonda sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Festival del biometano, sul sito di Nuova Ecologia e su Biomethane RNG Channel.
Alle 12 Stefano Svegliado, amministratore delegato di Motta Energia e EBS, inaugurerà l’impianto con il classico taglio del nastro, insieme a Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto, e Luca De Carlo, presidente della commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato. Per relatori e pubblico partecipante alla tavola rotonda seguirà un buffet a cura degli agrichef di Campagna Amica.
Alle 14 si terrà un convegno tecnico, dal titolo “Un’eccellenza del biometano”, organizzato dalle aziende esecutrici e installatrici dell’impianto (Gruppo AB e Ies Biogas). Nell’occasione verrà presentato uno studio compiuto da Legambiente sulla concentrazione di polveri sottili, principale indicatore dell’inquinamento ambientale; una delle 15 centraline è stata installata per due mesi nell’impianto di Schiavon e nessuna 1 /3 differenza si è rilevata tra le polveri di quest’ultimo e quelle di un’abitazione privata a un chilometro di distanza.
Dalle 16 alle 18.30 sarà per tutti possibile conoscere il nuovo impianto tramite visite guidate condotte dagli studenti dell’Istituto agrario Parolini di Bassano del Grappa. A chi parteciperà alle visite verrà donato a ricordo dell’evento un sacchettino di digestato,l’ottimo compost solido prodotto proprio nell’impianto di Schiavon. Dalle 16.30 sarà attiva la ludoteca Bio-Bacter, un’area verde con giochi tradizionali di legno per bambini e ragazzi, a cura dell’associazione Pop Corner di Montegalda.
Gli animatori accoglieranno i bambini con bolle di sapone giganti e li intratterranno con giocolerie e spettacoli di magia. Alle 19 aprirà il punto ristoro, dove sarà possibile assaggiare prodotti enogastronomici di
produzione locale. Lo stand sarà curato da volontari del Comitato sagra di Tezze sul Brenta e tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza.
Alle 20.30 avrà inizio il concerto dei Los Massadores, amatissimo gruppo veneto molto divertente e apprezzato nelle esibizioni dal vivo. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Per tale motivo è consigliato prenotarsi, tramite il QR code presente sui materiali informativi dell’evento o scrivendo all’indirizzo info@femogas.it. Per accedere alla sede del Festival è obbligatorio lasciare l’auto in uno dei due parcheggi riservati (la zona artigianale di Bressanvido, l’area sosta in via Papa Giovanni a Pozzoleone) e da lì prendere il bus-navetta gratuito. Per ovvie ragioni, all’interno dell’impianto è vietato fumare.
L’IMPIANTO
L’impianto, promosso da Iniziative Biometano (Gruppo FemoGas), è gestito da due società operative, Motta Energia e EBS, di cui sono socie 117 aziende agricole attive nel territorio del Brenta, principalmente nei comuni di Schiavon, Pozzoleone, Bressanvido, Sandrigo. Proprio la compartecipazione è un elemento unico e distintivo: gli allevatori alimentano quotidianamente l’impianto con 360 tonnellate di letame, liquami bovini e pollina (gli escrementi dei polli), vedendo il loro impegno premiato dalla restituzione sotto forma di fertilizzante organico naturale.
L’impianto, costruito dal Gruppo AB di Brescia e da Ies Biogas (Gruppo Snam), è una sorta di stomaco di mucca altamente tecnologico. Attraverso il processo di “digestione anaerobica”, che si compie in assenza di ossigeno alla temperatura costante di 42 gradi, si produce del gas. Una piccola parte di questo biogas viene trasformata, mediante un cogeneratore, in energia elettrica: quella che serve a far funzionare l’impianto, senza quindi necessità di prelevarla dalla rete.
Il resto del biogas, opportunamente filtrato per levare le impurità, entra nella fase di upgrading, dove le molecole di metano vengono separate da quelle di anidride carbonica. Il metano, in tutto e per tutto simile a quello che scorre nei gasdotti, viene raffreddato mediante elio per diventare biometano: è il carburante utilizzato da autobus e camion. 2 /3 Ogni anno l’impianto produce 7 mila tonnellate di biometano, quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuale di 200 automezzi pesanti che percorrono 100.000 chilometri ciascuno.
Se il metano diventa biometano liquido, la componente gassosa, cioè l’anidride carbonica, sarà presto recuperata e ceduta alle industrie che se ne servono: il settore alimentare, per esempio, la impiega nelle bibite gassate. Oltre al biometano, l’impianto produce il digestato. Questo compost è utilizzato, nella sua frazione liquida azotata, per concimare i campi delle stesse aziende socie, e nella frazione solida per la concimazione di precisione in viticoltura, in floricoltura e in orticoltura. Il digestato viene dunque restituito alla campagna in alternativa ai concimi chimici, contrastando la desertificazione dei suoli e contribuendo a preservare la purezza della falda acquifera.
Da Schiavon escono 250 mila tonnellate l’anno di digestato e a beneficiarne sono circa 10 mila ettari di campagna. Questo impianto è considerato un modello virtuoso di economia circolare e quindi sostenibile. Perciò Legambiente il 26 maggio sarà a Schiavon all’impianto di biometano, scelto come seconda tappa della sua campagna nazionale itinerante “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale”, in programma da maggio a novembre. Con questa campagna l’associazione ambientalista, tappa dopo tappa, racconterà lungo la Penisola quei cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica ed energetica e che potranno portare importanti benefici in termini ambientali, occupazionali ed economici. Progetti che meritano di essere
replicati e che saranno raccontanti anche sul sito cantieridellatransizione.legambiente.it – con schede, approfondimenti, foto e video.