Mondo, Italia

A Tokyo in mostra la versatilità delle farine Made in Italy

A Tokyo in mostra la versatilità delle farine Made in Italy, un seminario sulle farine italiane a Tokyo, con le loro molteplici potenzialità di utilizzo, e al termine una degustazione di pane e pasta fresca, preparati con farine giapponesi e italiane per confrontare e comprenderne le differenze di gusto.

L'intervento formativo organizzato dall'Agenzia Ice nell'ambito della VIII edizione della "Settimana della Cucina Italiana nel Mondo", ha visto ospiti importatori, distributori, giornalisti e studiosi, insieme a numerosi ricercatori di cucina italiana, riuniti allo Yamate College of Culinary Art and Confectionary, al centro della capitale.

Davanti a un'ampia platea di professionisti che si occupano di cucina italiana, nella prima parte sono state illustrate le caratteristiche delle farine italiane, i metodi di classificazione e i numerosi impieghi nel settore.

Distribuita in Giappone quasi esclusivamente nel settore Ho.Re.Ca (Hotel, Restaurant, Café), difatti la farina di frumento è presente sul mercato principalmente per uso professionale, ed è associata spesso alla preparazione della pizza, e quindi le molteplici potenzialità di utilizzo nel Paese del Sol Levante non sono ancora pienamente conosciute nel settore retail, a differenza di quanto avviene in Italia: "Il consumatore italiano è consapevole che una minore raffinazione della farina è indice di un maggiore potere nutrizionale, e quindi sempre più ampia è l'offerta anche al dettaglio dei prodotti in vendita di tipologie di farina diverse", ha spiegato Teresa Barp, Vicedirettore della Sezione per la Promozione Commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Giappone. "E per questo motivo che le farine italiane sono in grado di soddisfare una domanda eterogenea da parte dei consumatori e un'attenzione sempre più rivolta alla qualità e alla sostenibilità".

Il tasso di autosufficienza del Giappone nella produzione di grano è di circa il 4%, e il 90% della farina di grano è prodotta con grani importati, principalmente da Canada, Stati Uniti e Australia, la cui introduzione nel Paese è regolamentata a livello governativo. Nel 2022 le importazioni giapponesi di farina di frumento, come prodotto finito, si sono assestate a circa 4.163 tonnellate dal mondo, 2.651 circa delle quali provenienti dall'Italia. In valore, le importazioni dall'Italia ammontano a 2,8 milioni di euro, in aumento del 61% rispetto all'anno precedente. Il nostro Paese è il primo fornitore di farine confezionate in Giappone sebbene i quantitativi e i valori siano ancora piuttosto contenuti, in quanto Tokyo predilige importare grani di frumento e lavorarli sul proprio territorio, e le farine macinate importate sono distribuite quasi esclusivamente nel settore Ho.Re.Ca., con l'utilizzo delle farine italiane che si concentra prevalentemente nelle pizzerie.

Ultimo aggiornamento: 03/10/2024 18:56