Veneto

A Verona l'evento “Guglielmo Marconi, l'uomo che tagliò i fili...”

di Pierantonio Braggio

VERONA - Presso la sede del Museo della Radio, Piazza Bra, Verona, martedì 15 aprile 2025, è stato ricordato, a dovere, il grande Guglielo Marconi (1874-1937). Erano a disposizione del pubblico, un francobollo di Posate Italiane ad hoc, uno speciale annullo postale e una cartolina celebrativa, dedicati a Colui, che, con il suo genio, ha unito i popoli del mondo « tagliando i fili » e connettendo il globo con un click, grazie all’innovativa e rivoluzionaria tecnologia wireless.

Il particolare evento è stato organizzato dall’Associazione Museo della Radio, con il patrocinio del Comune di Verona, in collaborazione, con Poste Italiane e con Polomarconi, Verona, rappresentato, per l’importante occasione, dal direttore della Comunicazione, Corrado Cortese, e dalla responsabile, per Verona, delle Relazioni Esterne, Daniela Rocca. Il tutto si è trasformato in un dono alla cittadinanza veronese di un incontro storico, in ricordo del Genio, che inventò il maggiore, sensazionale e magico ritrovato dell’attuale terzo millennio, nei 130 anni dalla scoperta (1895), avvenuta, a Villa Griffone, residenza del Nobel bolognese, del sistema telegrafico senza fili.

Nel corso della celebrazione, sono state attivate le apparecchiature originali marconiane, per simulare il celebre esperimento, che ha reso straordinariamente importante e globale il capitolo della storia delle comunicazioni. I delegati del settore veronese “Filatelia” di Poste Italiane, con la direttrice, Sinforosa Borneo, hanno timbrato indelebilmente francobollo e cartoline “museali”, con il marchio ad inchiostro, che ritrae il tasto telegrafico dell'invenzione scientifica, in tema. Il timbro, che non verrà più usato, sarà conservato, presso Poste Italiane, a memoria storica. 

Cartoline speciali, con francobollo “Marconi” annullato, saranno conservate, anche presso il Museo della Radio, a certificazione della rilevanza storico-culturale della giornata veronese.

Per ulteriori info: www.museodellaradio.com . Museo della Radio, per la penna di Francesco Chiantera, curatore dello stesso, segnala anche come, il 15 aprile, ricorra anche il 113° anniversario della prima trasmissione di segnale SOS, nella storia ... Fu inviato, infatti, tale messaggio, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, dal transatlantico ‘Titanic’, durante il noto, tragico naufragio. In quell’occasione, gli operatori radio di bordo, Jack Phillips e Harold Bride, trasmisero, per la prima volta, dal mare, il citato messaggio di emergenza in codice Morse (· · · – – – · · ·), segnando l’inizio di un nuovo standard internazionale, per le comunicazioni di soccorso. Nonostante tali segnali di emergenza, lanciati dal Titanic in certo pericolo, siano stati captati da diverse imbarcazioni, solo il transatlantico Carpathia riuscì a raggiungere la zona del naufragio, in tempo. per soccorrere i superstiti. Il sistema radio di bordo, trai più avanzati dell’epoca, si distingueva per l’elevata potenza di trasmissione e per la presenza di due operatori, attivi 24 ore su 24, che costituivano una dotazione tecnica all’avanguardia per quel tempo.

Un Museo, quello veronese della Radio, che diffonde storia e cultura del passato nostrano ed internazionale e che, come tale, merita grande attenzione e di ampli ambienti, che gli permettano di porre in luce quel numeroso e prezioso materiale della Comunicazione, che è grande patrimonio ​storico e internazionale, come l’evento di cui sopra, evidenzia. Nella foto: Giuseppe Catanese, Sinforosa Borneo, Francesco Chiantera, Corrado Cortese e Daniela Rocca.

Pierantonio Braggio

Ultimo aggiornamento: 25/04/2025 01:58