"Io sono El Imperator del pelo de la cabeza. Caro Gianluca, chiamami così!".
Era un vulcano di simpatia, Cesare Ragazzi, icona del sempre fertile partito dei "Calvi & stempiati" del Bel Paese.
Cesare se n'è andato, per un malore improvviso. Mentre era nella sua casa a Bazzano nel bolognese.
Cesare Ragazzi è stato un mitico imprenditore e un popolare personaggio televisivo, diventato famoso dagli anni Settanta per l'invenzione e la promozione pubblicitaria di una protesi tricologica, un trapianto non invasivo che veniva applicato direttamente sul cuoio capelluto, attraverso un nastro apposito.
Ma Cesare non era artefatto, né artificiale, né finto o costruito: nella vita non spaccava il capello in mille parti, visto che era un uomo autentico, sincero, diretto e gioviale; diciamo così, tupè grosso e cervello fino, Cesare Ragazzi prendeva le cose della vita con gioia e lungimirante, chiaroveggente spirito di adattamento.
Negli ultimi anni, dopo che mi era stato presentato, ho avuto il privilegio della sua amicizia: e il dono di averlo spesso ospite delle mie trasmissioni televisive in diretta.
Un uomo ed un imprenditore "avanti", lungimirante, visionario e coraggioso. Che faceva tesoro delle esperienze della sua giovinezza, che non si è mai fatto fermare dai problemi, né dalle limitate possibilità e risorse familiari: ma ha sempre saputo trasformare gli ostacoli in trampolini per le proprie idee innovative e per le trovate vincenti e di successo che ha avuto. Per la serie, le difficoltà aguzzano l'ingegno.
Un grande esempio, per i ragazzi di oggi, convinto come sono che è l'esempio è il primo valore educativo. Non le chiacchiere.
Buon viaggio Cesare, per l'eternità El Imperator del pelo de la cabeza.
tuo, Gianluca