’appuntamento è per venerdì 3 ottobre alle 16:00 nella Sala Convegni del Centro Studi “Achille e Linda Lorenzon” in viale Guglielmo Oberdan 5, a Treviso.
TREVISO - L’incontro si propone come un’occasione di dialogo aperto e costruttivo tra Istituzioni, enti del Terzo Settore, Università, cittadini e organizzazioni di Volontariato. Il focus sarà centrato sul ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) nella governance del welfare locale e sulle prospettive evolutive del volontariato organizzato, chiamato oggi a confrontarsi con profondi cambiamenti sociali, culturali e istituzionali. L’evento è organizzato da Volontarinsieme OdV, la più grande rete di associazioni di volontariato del territorio provinciale, che abbraccia oltre 350 esperienze di solidarietà, gruppi e associazioni, con l’Ulss 2 Marca Trevigiana.
Dopo il saluto introduttivo di Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV, i lavori si apriranno con due interventi che offriranno un quadro di riferimento aggiornato. La dott.ssa Patrizia Messina, Coordinatrice dell’Hub di Competenze per il Benessere Territoriale “BEtTER” dell’Università degli studi di Padova, introdurrà l’argomento con un inquadramento generale sugli ATS, sulla loro funzione e sui cambiamenti che porteranno nel territorio e per i cittadini. A seguire, il dottor Luca Sartorato, presidente di Federsolidarietà Belluno Treviso, porterà il punto di vista del mondo dell’associazionismo e delle cooperative, sottolineando l’importanza di una co-progettazione dei servizi sociali che sia integrata, di prossimità e orientata all’empowerment delle comunità locali.
Cuore del convegno sarà il “Question Time – Il Volontariato interroga le Istituzioni”, momento di confronto diretto in cui i rappresentanti del Volontariato e del Terzo Settore potranno porre domande sul tema degli ATS e sull’impatto che questa importante riforma avrà nella gestione dell’intero sistema sociosanitario. A rispondere saranno il dott. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, e la dott.ssa Paola Roma, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 2 Marca Trevigiana. A moderare l’incontro il giornalista Cristian Arboit.
L’incontro si propone inoltre di avviare una riflessione approfondita su tre grandi temi: la trasformazione del volontariato tra fragilità e nuove risorse; la centralità degli ATS come snodo per l’integrazione tra servizi sociali, sanitari e comunità locali; e infine, la coprogettazione come leva per rafforzare l’alleanza tra pubblico e privato sociale, a partire da percorsi formativi adeguati e strumenti concreti per l’innovazione del welfare. L’ingresso è libero e gratuito.
«Il volontariato sta vivendo una fase di grande cambiamento - spiega Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV -. Non possiamo più permetterci di agire in solitudine o secondo modelli del passato. È necessario un salto di qualità nella relazione tra Istituzioni pubbliche, Terzo Settore e Comunità. Il convegno nasce proprio con questa ambizione: costruire insieme un linguaggio comune e una visione condivisa, dove il volontariato non sia un semplice attore di supporto, ma un protagonista attivo nella costruzione del benessere sociale. Solo così potremo affrontare le sfide future con coerenza, efficacia e responsabilità».
“In un processo di cambiamento dei punti di riferimento e dei paradigmi con cui siamo cresciuti è strategico per i nostri territori riuscire a lavorare insieme e diventa cruciale che tutti gli attori in campo si adoperino affinché il processo di cambiamento vada a compimento, in quanto l’obiettivo finale è poter garantire un sistema di salvaguardia sanitario e sociale per tutti i cittadini – dichiara Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2 Marca Trevigiana -. Le nuove sfide oggi sono dettate dai cambiamenti in corso. Il Progetto di vita per le persone con disabilità, l’uso dell’intelligenza artificiale applicata alla cura delle persone attraverso la telemedicina e il teleconsulto, le dimissioni protette e la rete di assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti, sono processi che portano a un cambiamento radicale, sia esso sanitario, sociale, economico, tecnologico, che modifica in modo profondo e duraturo le strutture esistenti. In questi ambiti le competenze messe in campo dal Volontariato rappresentano la combinazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti e tratti personali, che diventano la risorsa strategica su cui investire per affrontare e risolvere problemi in contesti complessi e nuovi”.