VITTORIO VENETO (TV) – “A Vittorio Veneto, presso il Museo della Battaglia, grazie all’IIS Vittorio Veneto Città della Vittoria, si è discusso di come promuovere le competenze attraverso percorsi di apprendimento personalizzati e condivisi con le imprese. Un confronto che ha coinvolto scuole, associazioni di categoria, imprenditori, anche il già Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, con l’obiettivo di creare una sinergia tra il mondo della formazione e quello del lavoro, affinché gli istituti scolastici parlino la stessa lingua delle imprese e preparino concretamente i professionisti del futuro”.
Così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini, del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni e segretario della VI Commissione Consiliare.
L’apprendistato duale di primo livello, introdotto in Veneto nell’anno formativo 2016/2017, ha registrato una crescita costante. Se inizialmente contava 102 apprendisti nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), oggi ha raggiunto quota 1.087, con una tendenza destinata a crescere ulteriormente visto che siamo solo a marzo. Lo scorso anno scolastico, infatti, gli apprendisti coinvolti erano 1.195. Il settore più gettonato, nel 2025, è quello alberghiero, della ristorazione e del turismo, con 371 apprendisti attualmente inseriti nei percorsi formativi su un totale di 4.608 allievi IeFP nelle scuole di formazione professionale.
"Guardando alle prospettive future, il Veneto si conferma un benchmark nazionale nella formazione duale. La Regione ha già superato con un anno di anticipo l’obiettivo di allievi formati nel sistema duale fissato fino all’anno formativo 2022-2023. Secondo il report del Ministero del Lavoro pubblicato a marzo, con dati aggiornati al 31 dicembre 2024, il Veneto è l’unica regione italiana ad aver raggiunto una performance del 128% rispetto al target assegnato, senza contare i risultati previsti per il biennio 2023-2025. Un risultato di cui essere orgogliosi”.
“L’apprendistato duale di primo livello rappresenta un’opportunità concreta per i giovani, consentendo loro di conseguire una qualifica o un diploma professionale attraverso un percorso che alterna formazione scolastica ed esperienza diretta in azienda. Questo modello, già adottato con successo in diversi Paesi europei, permette agli studenti di acquisire competenze tecniche e trasversali direttamente sul campo, garantendo una preparazione mirata e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Oltre a facilitare l’inserimento occupazionale, risponde alle esigenze delle imprese, che possono formare nuovi talenti in linea con le richieste del mercato.
In un territorio come il Veneto, caratterizzato da un forte tessuto industriale e artigianale, l’apprendistato duale di primo livello rappresenta una strategia fondamentale per ridurre la disoccupazione giovanile e garantire maggiore competitività al sistema produttivo locale. Non è solo una sfida educativa, ma una priorità economica e sociale” – ha detto il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini.