Italia, Economia

Banche: Bcc centrali per territorio, più raccolta e impieghi

ROMA - Le Banche di Credito Cooperativo sono sempre "più centrali" per lo sviluppo del territorio. Negli ultimi cinque anni crescono le quote delle bcc di raccolta e impieghi a famiglie e imprese - specie le piccole - con reddittività e patrimonializzazione in ascesa.

È quanto emerge dal Rapporto scientifico sulle banche di credito cooperativo realizzato dal Centro di Ricerca sul Credito Cooperativo dell'Università Cattolica di Milano, presentato oggi a Roma in un convegno promosso dalla Federlus.

Negli ultimi anni le bcc, nonostante una fase storica di particolare complessità, spiega il rapporto, hanno saputo adattarsi e reagire in maniera "adeguata": in particolare, la quota degli sportelli sul totale del sistema bancario è cresciuta dal 14% del 2013 al 19,6% del 2022, quella dei dipendenti, dal 10,2% al 10,7%; e il numero dei soci è cresciuto del 20% dal 2013 a oggi, raggiungendo quota 1,4 milioni.

Nel quinquennio 2016-2022, secondo il rapporto, la quota di depositi della clientela delle bcc è cresciuta dall'8,89% al 9,82% dei depositi del sistema bancario italiano.Per quanto riguarda i finanziamenti a famiglie e imprese, nel periodo considerato, il peso del credito cooperativo è in ascesa, dall'8,62% al 9,59%, con le quote maggiori fatte registrare dalle microimprese, passate dal 19,32% al 21,3%, con una percentuale doppia rispetto a quella delle imprese (10,5%), a conferma del ruolo di prossimità esercitato dal credito cooperativo.

Ultimo aggiornamento: 05/12/2023 19:05