BELLUNO - «L’Associazione Bellunesi nel Mondo non dimentica i suoi emigranti» afferma il presidente Oscar De Bona, sottolineando l'importanza di ricordare soprattutto coloro che hanno perso la vita all'estero a causa di incidenti sul lavoro, lontani dalla propria famiglia.
L'8 agosto 1956, un incendio scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbone del Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio, provocò un disastro che lasciò un segno indelebile nella storia dell'emigrazione italiana. La tragedia causò la morte di 262 lavoratori, provenienti da 12 diversi paesi, tra cui 136 italiani. Questo tragico evento portò alla luce le terribili condizioni di lavoro nelle miniere, favorendo infine l'introduzione delle maschere antigas.
In occasione del 68° anniversario della tragedia e della "Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo", l'Associazione Bellunesi nel Mondo organizza una commemorazione per giovedì 8 agosto. La cerimonia si terrà presso il monumento dell’emigrante, situato di fronte alla sede dell'ABM in via Cavour 3, a Belluno.
Il programma della commemorazione prevede:
- ritrovo alle ore 17.00.
- saluto del presidente dell'ABM, Oscar De Bona, e delle Autorità presenti.
- intervento di Egidio Pasuch, autore del libro “I neri fantasmi di Marcinelle”.
- accensione di un cero al monumento dell’emigrante.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita lavorando lontano da casa.