TREVISO – Dopo l’ottimo debutto del cartellone concertistico di metà settembre con Una Festa Barocca, si alza il sipario anche sulla stagione lirica 25/26 del Teatro Mario Del Monaco con la direzione artistica del maestro Stefano Canazza. Venerdì 7 e domenica 9 novembre, con un’anteprima per le scuole il 5 novembre, il teatro comunale accoglierà “Così fan tutte”, dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte, titolo che mancava dalle scene trevigiane da 18 anni e che anticipa i festeggiamenti che avverranno in tutto il mondo il prossimo anno per l’anniversario dei 270 anni dalla nascita del compositore austriaco.
Una stagione che si apre già forte di un ottimo risultato in termini di vendite: sono 708 gli abbonamenti staccati per il cartellone operistico trevigiano; in quattro anni, dalla prima stagione di riapertura del teatro dopo la pandemia, il numero degli abbonati per la sola stagione lirica è cresciuto di oltre il 50%. E anche entrambe le recite di Così fan tutte si preannunciano già da tutto esaurito.
La regia è affidata alla lunga esperienza nazionale e internazionale di Stefano Vizioli, mentre scene e costumi sono firmati da Milo Manara. Alla testa dell’Orchestra di Padova e del Veneto il maestro Jordi Bernàcer, al suo debutto sulle scene trevigiane, mentre il Coro Lirico Giovanile A.LI.VE. è diretto da Paolo Facincani, maestro al fortepiano Lorenzo Orlandi. La nuova produzione riunisce il Comune di Treviso - Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova - Teatro Verdi, Comune di Rovigo - Teatro Sociale, in un allestimento coprodotto da Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre Eurométropole de Metz. L’opera vede in scena una compagnia di canto di primo piano.
Nei ruoli di Fiordiligi e Dorabella, Irina Lungu e Francesca Di Sauro, mentre Don Alfonso sarà interpretato dal trevigiano d’adozione Lucio Gallo. Nel cast poi ben tre vincitori del Concorso internazionale per cantanti lirici Toti Dal Monte: Paola Gardina, al debutto nel ruolo di Despina, Biagio Pizzuti, nei panni di Gugliemo e Andrew Kim in quelli di Ferrando.
Per rendere lo spettacolo ancora più accessibile, l’opera presenterà i sovratitoli in doppia lingua (italiano e inglese). Inoltre, grazie all’app “Lyri”, sarà possibile seguire in multilingua e in tempo reale il libretto e la trama direttamente sul proprio smartphone o tablet con l’obiettivo di trasformare un device di comune utilizzo in uno strumento per l’accessibilità dei contenuti dello spettacolo dal vivo.
Ultimo tassello della cosiddetta trilogia Mozart-Da Ponte, Così fan tutte fu presentata al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790. Il titolo indaga con sottile ironia le zone d’ombra del desiderio. Al centro, una scommessa crudele mette alla prova la fedeltà di due coppie: un filosofo cinico e una servetta disincantata guidano il gioco di maschere di due amici soldati e delle loro promesse spose; nell’epilogo l’intervento di Don Alfonso sembra ricomporre l’ordine, ma l’ambiguità continua ad aleggiare ben oltre il calar del sipario. Non è mai stato accertato se la vicenda di Così fan tutte – realmente accaduta e suggerita pare direttamente da Giuseppe II che propone a Mozart l’incarico per una nuova opera per il Carnevale – avesse avuto luogo a Vienna o a Trieste, nell’ambiente mondano degli alti ufficiali. Certo, rappresenta perfettamente l’ideale spicciolo dell’Aufklärung (Illuminismo), molto aperta al gossip e alle curiosità galanti. Uno dei capisaldi di questa moda è l’Ewig Weibliches (“l’eternamente umano”).
La prova di fedeltà e l’alleanza tra due sfrenati libertini sono al centro di uno dei più importanti romanzi della letteratura francese del Settecento, Le relazioni pericolose di Laclos. Le avventure del visconte di Valmont e della marchesa de Merteuil si basano sull’assunto che l’amore non sia la causa del piacere, ma il suo pretesto. Su questa falsariga, anche Così fan tutte si presenta come opera a teorema. La visione scettica e a tratti misogina di Lorenzo Da Ponte, tipico esponente della cultura libertinista del secolo, si traduce in un libretto ‘a tesi’ il cui motto è dichiarato sin dal titolo. Lo scopo è rivelare l’universo stereotipato delle relazioni.
“Per me come regista (ed ex maestro sostituto) la vera difficoltà è legata al dilemma di quale percorso seguire: la lucida analisi densa di cinismo e raffinata crudeltà di Da Ponte o i territori di insondabile purezza di Mozart che, con pagine quali il quintetto “Di scrivermi ogni giorno” o il terzetto “soave sia il vento”, raggiunge profondità “religiose” di un Ave Verum o di un Laudate Dominum? È un’opera che mischia disinvoltamente comicità a tragedia, malinconia ad erotismo sottile, filosofia e labirinti di passioni – si legge nelle note di regia di Stefano Vizioli – Il Così va amato per la sua sublime incoerenza fintamente mascherata dal gioco di geometrie cartesiane, è anche un titolo che per più di un secolo ha sofferto la patente di trama frivola e sciocchina e che solo negli ultimi quarant’anni è considerata la più profonda e insondabile di Mozart.
Il compositore e Lorenzo da Ponte non giudicano, ma dall’alto di una divina indulgenza capiscono la fragilità dell’essere umano, le leggi del desiderio, i rischi dell’incoscienza emotiva. La mia regia per questo giocherà sul non detto, sulla ambiguità, su una rete di tensioni inespresse, di silenzi e contraddizioni interne, di tempeste del cuore.”
Con il segno contemporaneo di Milo Manara, giocoso, colorato e vagamente licenzioso, l’allestimento affida il capolavoro mozartiano alla grammatica “antica” della scatola scenica dipinta: boccascena armato, quinte e fondali, porte a scomparsa e piccoli ingegni di macchineria. “Quando si parla di Mozart e di sublime si è sempre un po’ tremebondi, ma lui stesso si concedeva a una certa licenziosità” – ha raccontato Milo Manara – È diversa dalle scenografie tecnologiche di oggi, ma se c’è un’opera che si accorda con una scenografia tutta dipinta è proprio Così fan tutte. Il fondale è il mare, e di lì non si scappa, ma per il resto mi sono preso delle libertà. Il mito si adatta al Settecento, quando andava assai di moda, e mi dà modo di rappresentare in alto quello che succede in basso. Chi legge le Metamorfosi di Ovidio sa che è pieno di travestimenti a scopo di seduzione. Così fan tutte, poi, è tutta basata sul travestimento; ma alla fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della propria identità.”
“L’apertura della nuova stagione lirica del Teatro Mario Del Monaco con Così fan tutte rappresenta un nuovo, importante passo verso un’offerta sempre più elevata del nostro Teatro Comunale, anche per quanto riguarda la stagione lirica e concertistica” – dichiara il sindaco di Treviso –. Il teatro è tornato ad essere un punto di riferimento per il pubblico trevigiano ma anche per gli appassionati di tutta la regione, che qui in Città possono trovare un’istituzione culturale di assoluto livello per contesto, proposta e tradizione. In Così fan tutte l’attenzione ai grandi nomi, come Milo Manara e Stefano Vizioli, unita alla valorizzazione dei giovani talenti, conferma la qualità e la vitalità della proposta culturale del nostro Teatro che nel corso della stagione saprà regalarci ulteriori emozioni con un cartellone di qualità, reso possibile anche grazie alla direzione del maestro Stefano Canazza e alla preziosa sinergia con il Teatro Stabile».
“Così fan tutte” sarà in scena al Teatro Mario Del Monaco di Treviso venerdì 7 novembre alle ore 20 e domenica 9 novembre alle ore 16, con anteprima per le scuole mercoledì 5 alle 18.
Ad anticipare gli spettacoli del 7 e 9 novembre, rispettivamente alle 19.15 e alle 15.15, al Ridotto del Teatro si terrà un incontro di introduzione al programma nell’ambito della rassegna “Oltre la scena”, ciclo di incontri introduttivi a cura di Elena Filini, promosso dal Comune di Treviso - Stagione Lirica e Concertistica del Teatro Mario Del Monaco, che si svolgono 45 minuti prima dell’alzata del sipario per offrire agli spettatori un inquadramento storico e un approfondimento artistico dell’opera.
I biglietti per gli spettacoli sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it