Editoriali

Covid-19 e libertà individuali

di Maurizio Conti

La pandemia di Covid-19 oltre ai problemi materiali e alle tragedie individuali e collettive ha aperto un dibattito sulle limitazioni delle libertà individuali imposte dal Governo in nome della salute pubblica.
Discussione che se nel momento della massima emergenza rimaneva confinata fra i vari studiosi, politici e giornalisti oggi che il lockdown si sta allentando ha assunto una risonanza maggiore e soprattutto è una delle questioni di polemica politica.
Si possono limitare libertà individuali costituzionalmente garantite e frutto di lotte e sofferenze, abbiamo da poco festeggiato il 25 aprile, in nome di un bene altrettanto fondamentale quale è la salute?
Io penso di sì purché ci sia chiarezza e corretta comunicazione. Ciò significa dare notizie certe evitando anticipazioni più o meno autorizzate e volute, significa usare poche parole ma chiare senza lasciare le prospettive future nel dubbio. Se si fissano delle date ci vogliono motivazioni serie e ci vuole coerenza nelle motivazioni.
Ecco, se si rispettano questi principi possiamo anche accettare che la nostra libertà venga limitata ma per fare questo abbiamo bisogno che una simile scelta sia consapevole e condivisa e non legata a uscite più o meno estemporanee del Presidente del Consiglio o di esperti che alla fine, almeno dal mio punto di vista, mi pare in alcuni casi abbiamo fatto più confusione che altro come la proposta di limitare il movimento degli over 60.

Maurizio Conti

Ultimo aggiornamento: 03/05/2024 14:22