Salute, Friuli V.G.

Friuli V.G., bilancio delle aggressioni al personale sanitario in un anno

PORDENONE - Sono stati 629 gli operatori del sistema sanitario pubblico vittime di violenza fisica o verbale nel 2023. Il bilancio evidenzia che due terzi di questi sono donne.

Nel dettaglio si tratta di infermieri (365) e Oss (113), ma anche, sebbene in misura molto più contenuta, di medici chirurghi (70) e altre figure professionali, come anche le assistenti familiari.

Questi dati sono stati trasmessi dall'Osservatorio nazionale al centro oggi di una tavola rotonda promossa da Cisl Fvg e Fp Cisl, assieme al Punto di ascolto anti mobbing di Pordenone e alla Cisl territoriale.

Le aggressioni sono distribuite nelle varie fasce orarie, ma non riguardano soprattutto i pronto soccorsi (71), bensì le aree di degenza degli ospedali (135) e gli ambulatori (64), oltre ai servizi psichiatrici anche territoriali e per le dipendenze. Gli atti di violenza sono specialmente di natura verbale (420) a fronte dei 141 casi di aggressioni fisiche e derivano in massima parte da utenti e pazienti (343 casi segnalati), oltre che da parenti, caregiver e conoscenti (128). "Purtroppo le aggressioni sono sempre più frequenti e rappresentano il più importante fattore di rischio professionale per la salute degli operatori sanitari", ha spiegato per la Cisl Fvg, la segretaria Renata Della Ricca.

Secondo la Cisl Fvg, uno dei punti essenziali riguarda le misure previste per decreto nel 2024 a contrasto del fenomeno: "
E' chiaro - ha incalzato Della Ricca - che si tratta di misure insufficienti e che andrebbero implementate ulteriormente anche per favorire un rinnovato rapporto di fiducia tra cittadini e personale sanitario".

Ultimo aggiornamento: 04/06/2025 09:10