Cultura, Treviso, Vittorio Veneto

Oltre la copertina: i segreti della Chiesa della Santissima Trinità

di Elena Dal Cin

CAPPELLA MAGGIORE (TV) - Spesso si dice: "mai giudicare un libro dalla sua copertina", una verità che risuona come un antico eco, svelando un forte sentimento di dualità e imprevedibilità. È proprio in questo abbraccio di contrasti che la Chiesa della Santissima Trinità si erge, non come un semplice edificio, ma come un poema di pietra, testimone di epoche, storie sussurrate dal vento, della fiamma della fede e della profonda ferita del dolore.

Situata a sud-est del centro storico di Cappella Maggiore, è comunemente nota anche come “La Mattarella”, appellativo che si ispira alla figura di Andrea Mattarella, probabile committente raffigurato nell’affresco della "Madonna con il Bambino" (1503), visibile sulla parete nord dell'aula. Un dettaglio che aggiunge un tocco personale e storico alla sua identità.

La sua storia non si limita a pochi anni, ma affonda le radici in tempi molto più lontani. La chiesa originaria, di epoca longobarda, è databile tra il VII e l'VIII secolo d.C. Successivamente, tra l'VIII e il IX secolo d.C., in epoca barbarica franco-longobarda, fu eretto il primo nucleo dell'edificio attuale. Un evento straordinario testimoniato dalla scoperta, nel 1949, dell'affresco dell'"Ultima Cena". Situato nell’unica parete rimasta della chiesa primitiva, è oggi considerato forse il più antico esempio iconografico nella provincia di Treviso, un vero e proprio tesoro storico.

Oltre ad essere un luogo di culto, l'edificio ha vissuto un capitolo drammatico: fu trasformato in lazzaretto per ospitare i malati durante l'epidemia di peste del 1575, come documentato da Monsignor Antonio Moret. Questo evento non solo ha segnato profondamente la comunità a livello sociale e sanitario, ma ha causato anche gravi danni al patrimonio artistico della chiesa, in quanto la sterilizzazione delle pareti, avvenuta tramite l'applicazione di latte di calce, rovinò irrimediabilmente molte delle preziose decorazioni.

Nonostante le ferite del tempo, la chiesa non è importante solo per la sua architettura, ma è anche una straordinaria testimonianza della ricchezza e dell'eredità artistica del territorio. Il nuovo edificio ospita un notevole ciclo pittorico che si sviluppa per ben 150 m², realizzato in gran parte dall'abile mano di Antonio Zago a partire dal 1498. Tra le opere ancora riconoscibili oggi spiccano: “Ultima Cena” (tra XIII e XIV secolo, autore veneto ignoto); “Crocifissione” (non datato, autore anonimo); “La Santissima Trinità con San Gerolamo” (Antonio Zago, 1498); “Madonna del Melograno” (Antonio Zago, 1503). Queste opere non sono solo espressione di maestria, ma un ponte con la spiritualità e la devozione di secoli passati.

Tutto ciò che possiamo conoscere e studiare di questa chiesa è stato reso possibile solo grazie ad anni di studi e ricerche approfondite. Un esempio lampante è l'indagine archeologica del 2007, che ha portato alla luce ritrovamenti eccezionali. Tra questi, le fondazioni di strutture murarie più antiche, ben cinque sepolture lungo i muri perimetrali e nell’area del sagrato, e l'esistenza di un impianto interrato per la fusione delle campane. Fu anche ipotizzata la realizzazione di una pavimentazione trasparente dell’aula, un progetto affascinante ma mai realizzato.

Oggi, il complesso della Chiesa della Santissima Trinità si presenta con il corpo di fabbrica principale, un'abside a est, la sacrestia a sud e un caratteristico campanile a vela in mattoni a sud-est.

La Chiesa della Santissima Trinità è molto più di un monumento storico; è un custode di memoria che continua a rivelare i suoi segreti a chi sa guardare oltre la sua "copertina". Ogni pietra, ogni affresco, ogni storia ritrovata ci ricorda che la vera bellezza e la profondità di un luogo, come di una persona, si svelano solo a chi si prende il tempo di esplorare la sua ricchezza interiore. È un invito a riscoprire il valore di ciò che è stato e a proteggerlo come un bene prezioso per le generazioni future.

Elena Dal Cin

Ultimo aggiornamento: 07/07/2025 16:20