Portare in Europa il beato Marco facendo dichiarare il 12 settembre una ricorrenza per tutta l’Unione: il nome di Aviano torna di interesse internazionale grazie ad un’iniziativa per far riconoscere il cappuccino seicentesco “compatrono della Ue”. La proposta è stata lanciata qualche mese fa in piena campagna elettorale dal sindaco di Monfalcone Annamaria Cisint.
Ora che ha conquistato un seggio all’Europarlamento di Strasburgo, l’amministratrice è al lavoro per concretizzare il progetto: l’intenzione è di promuovere ogni anno un evento in memoria dell’impresa compiuta il 12 settembre 1683. Quella mattina di tre secoli fa le schiere cristiane provenienti da tutto il Continente sconfissero sotto la guida del frate avianese gli Ottomani, pronti a invadere Vienna e da lì a scendere su Roma.
“In quel momento iniziò quel percorso di avvicinamento e di collaborazione tra genti diverse che oggi chiamiamo Unione – ha ricordato la Cisint -. E’ giusto che tutti ne prendano coscienza. Mi batterò perché le istituzioni comunitarie diano il giusto peso alla ricorrenza e alla figura del religioso friulano che ha reso possibile tutto ciò”. Quest’anno non è stato materialmente possibile organizzare alcun incontro commemorativo in quanto, dopo l’investitura dello scorso 19 luglio, l’assise ha chiuso i battenti fino a settembre per la pausa estiva.
Annamaria Cisint, finita sotto scorta dopo le minacce internazionali subite da parte degli integralisti islamici, vuole legare il nome di Aviano e del beato al concetto di Europa dei popoli. “Fu un precursore degli ideali comunitari e un grande diplomatico che evitò autentiche carneficine anche tra gli schieramenti avversari”, fa oggi notare l’esponente dei Patrioti.