Treviso

L'addio a Giancarlo Gentilini

Sono state diverse le dichiarazioni che si sono succedute dopo che è stata data notizia della scomparsa dell'ex sindaco di Treviso, lo "sceriffo" Giancarlo Gentilini, morto oggi all'età di 95 anni all'ospedale Ca' Foncello dove si trovava da qualche giorno.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lo ha definito un «uomo delle istituzioni prima ancora che un politico, un grande amministratore pubblico». «È passato alla storia con il soprannome di ‘sceriffo’ - ha aggiunto il governatore - ma, nel suo caso, il termine era molto riduttivo. È stato un uomo che negli anni della fine della Prima Repubblica ha saputo cogliere e intercettare i sentimenti della gente, di quello che chiamava ‘il mio popolo’, e grazie a questa dote come pochi altri ha saputo dare una risposta di buon governo a una città e diventare un modello per generazioni di sindaci in tante parti d’Italia. Uomo di carattere, ha cambiato il corso della storia, non solo perché ha dimostrato che la Lega era un partito che poteva amministrare e farlo bene ma anche perché ha mutato l’approccio della pubblica amministrazione». Il segretario Matteo Salvini lo ricorda così: «Addio a Giancarlo Gentilini. Un grande sindaco, un grande alpino, un grande Veneto, un grande leghista».

Tra i primi il sindaco di Treviso, Mario Conte che esprime così il suo cordoglio, ricordando la figura di Giancarlo Gentilini «Il nostro Leone è andato avanti - l'annuncio commosso del primo cittadino, Mario Conte -. Negli ultimi giorni, purtroppo, le sue condizioni erano peggiorate a causa di alcuni acciacchi dovuti all’età. Ricoverato al Ca' Foncello, Gentilini si è spento nelle scorse ore. Perdiamo un grande uomo, un riferimento importantissimo per valori e capacità. Ha onorato il suo impegno dall’inizio alla fine, cercando di essere sempre presente nella vita amministrativa della città con i suoi consigli e le sue segnalazioni anche dopo aver concluso il mandato amministrativo. Gli va riconosciuto, fra gli altri, il merito di aver cambiato il ruolo del sindaco in Italia, portandolo fuori dal palazzo e in mezzo alla gente. Ha scritto la storia con il pragmatismo che è il marchio di fabbrica degli Alpini. Ci porteremo dentro il suo grande insegnamento, pronunciato nell’ultima seduta da consigliere comunale: “Dovete amare Treviso come l’ho amata io”.

Gli fa eco il sindaco di Villorba Francesco Soligo “E’ mancato un amico e una persona straordinaria – dice il sindaco Francesco Soligo – a nome dell’intera comunità di Villorba esprimo il cordoglio e le condoglianze alla famiglia. Giancarlo Gentilini è stato un grande uomo, un politico di alto livello, concreto e pragmatico, un simbolo di chi la politica la considera amore per i cittadini e il territorio. Ci siamo incontrati l’ultima volta un paio di mesi fa, in occasione del premio Sesto In Sylvis alla Barchessa di Villa Giovannina. Era stato cordiale come suo solito, avevamo scherzato e parlato con grande franchezza e simpatia. Sono senza parole, addolorato per una perdita così grande”.

“Con profondo dolore ho appreso della scomparsa di Giancarlo Gentilini - afferma il viceministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava - figura storica della Lega e simbolo autentico del Veneto più vero. Con il suo stile inconfondibile, ha saputo interpretare il sentimento popolare con coraggio e concretezza. La sua eredità morale e politica continuerà a ispirare chi, come lui, crede nel buon governo e nella difesa dei territori. Alla sua famiglia va il mio pensiero commosso”.

“Con profondo cordoglio ho appreso della scomparsa di Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso e figura storica della Liga Veneta. Le mie più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. La sua eredità vivrà nei cuori di chi ha avuto il privilegio di collaborare con lui” Così il Ministro del Turismo Daniela Santanchè

Ultimo aggiornamento: 25/04/2025 01:58