"L’esperienza, amministrativo-politica, maturata dal Forum negli anni attorno al “punto di vista sulla famiglia” evidenzia un problema di ordine culturale, laddove non riconosce la famiglia come soggetto sociale ed economico da cui dipende la vita del Paese. La vera innovazione sociale, il nostro Paese la farà quando deciderà di “indossare gli occhiali della famiglia” assumendo una postura differente da quella che tipicamente ha indossato fino ad oggi. La famiglia non è solo il luogo dei problemi ma è una risorsa per il Paese e per le comunità territoriali". Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, intervenuto all’evento “L’innovazione sociale per migliorare le politiche familiari. Confronto con le istituzioni”, che si è tenuto presso la sede del CNEL a Roma.
"Tralasciando le funzioni tipiche che riconoscono alla famiglia di essere il “soggetto generatore primario” di capitale relazionale e capitale sociale - ha rilevato Bordignon - se ne trae un quadro che porta ad affermare senza dubbi che la famiglia è una impresa vera e propria. Produce ricchezza, fornisce servizi, sostiene l’economia in crisi, supporta e sostituisce lo stato sociale quando questo è debole. La famiglia investe sui suoi figli, risparmia e investe i propri risparmi, tutela e difende i suoi membri più fragili e deboli. In tal senso, riteniamo necessario attivare una serie di leve sul livello economico, dei servizi, dell’organizzazione del lavoro. Oggi sottolineiamo la necessità di un cambio di passo riproponendo uno strumento di effettiva equità fiscale quale il quoziente familiare nelle sue diverse declinazioni, che il Forum delle associazioni familiari ha individuato nel “fattore famiglia fiscale, ovvero assoggettando a tassazione solo la quota di reddito familiare che eccede il minimo vitale, rendendo più equa la tassazione per le famiglie con più figli, e per quelle monogenitoriali, con reddito basso."
È altresì fondamentale avviare una Riforma dell'ISEE eliminando dal computo del “reddito disponibile” le somme fiscalmente esenti, in particolare i trattamenti erogati in attuazione di provvedimenti assistenziali, detraendo reddito complessivo ogni forma di debito al consumo, o scoperto di c/c e utilizzando in maniera più puntuale la componente patrimoniale nella funzione selettiva, in particolare quella immobiliare riferita alla prima casa. Occorre, peraltro, un adeguamento annuale al costo della vita dell’indicatore ISEE adottato nelle misure di sostegno assistenziale, rimodulare la scala di equivalenza tenendo conto, non solo delle “economie di scala” ma anche delle spese di accrescimento dei figli e agire sui meccanismi della procedura, ovvero su scaglioni e/o soglie ISEE e sulla semplificazione procedurale.
In terzo luogo, è essenziale sostenere la dimensione abitativa delle giovani coppie perseguendo anche la riqualificazione del patrimonio e l’utilizzo del costruito esistente. "A nome del Forum delle Associazioni Familiari - ha concluso Bordignon - auspico un nuovo patto che raccolga l’invito di Papa Francesco a costruire «un’alleanza sociale per la speranza» che sappia generare nelle famiglie, oggi a rischio di impaludamento, il coraggio e la fiducia per una nuova fioritura relazionale, educativa, sociale ed economica".