Il 9 ottobre videomessaggio di cordoglio alla diga di Erto e Casso e al cimitero di Fortogna . Delegata alla consegna la promotrice dell'iniziativa, l'eurodeputato friulano Annamaria Cisint
VAJONT (PN) - Dopo 62 anni di assenza e silenzio, l’Unione europea ricorderà finalmente in via ufficiale il disastro del Vajont: grazie all’intermediazione del deputato friulano Annamaria Cisint, il 9 ottobre le popolazioni dei paesi colpiti dalla tragedia riceveranno un videomessaggio di cordoglio da parte del presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. L’attestazione di cordoglio sarà trasmessa a mezzogiorno al Sant’Antonio del Colomber, la chiesa di Erto e Casso che sorge tra i detriti del monte Toc, a pochi metri dalla diga. Poi alle 15 è prevista una replica al cimitero di Fortogna, a Longarone, dove riposano numerose delle vittime della catastrofe.
La Metsola ha raccolto di buon grado l’invito della Cisint a non dimenticarsi del Vajont. Il calendario dei lavori parlamentari prevede proprio per il 9 ottobre la sessione plenaria, cioè una sorta di assemblea generale convocata una volta al mese nella sede di Strasburgo: impossibilitato a presenziare fisicamente alle cerimonie, il presidente ha quindi optato per un saluto video e ha delegato la collega friulana per recapitarlo personalmente a superstiti e comunità.
“Era doveroso questo passaggio dopo 62 anni di formale assenza della Ue da qualsiasi commemorazione del disastro – ha spiegato al proposito Annamaria Cisint -. Nella Metsola ho trovato una persona sensibile e attenta che non ha mancato di ammettere la necessità di una maggior partecipazione della Ue a simili eventi. Un grazie corale e commosso va comunque alla figura del suo predecessore, il compianto David Sassoli: entrambe le visite ufficiali che aveva programmato in questi luoghi insieme al senatore Marco Dreosto saltarono all’ultimo minuto a causa del covid. Un pensiero speciale deve quindi essergli tributato, avendo posto le basi per questo primo passo ufficiale”. Sassoli venne a mancare nel gennaio 2022, poche settimane dopo la seconda trasferta annullata all'ultimo minuto, e da allora la sua promessa di onorare i morti del Vajont è rimasta in sospeso. Sino a che, nel luglio dell’anno scorso, la Cisint non si è insediata a Strasburgo e ha subito contattato la segreteria presidenziale per evidenziare l’importante scadenza.
L’esponente della Lega promette che la sciagura del 9 ottobre 1963 non verrà più messa ai margini. Anzi. Dal 2020 le amministrazioni comunali di Erto e Casso e Longarone attendono un momento di incontro con i vertici dell’Europarlamento per donare alcuni simboli del territorio, destinati a Sassoli e mai consegnati proprio per la sua prematura scomparsa. “Mi farò promotrice per un saluto istituzionale a Bruxelles, portando il Vajont direttamente nel cuore pulsante dell’Unione”, ha detto la rappresentante del Carroccio.