Economia, Treviso

La rivoluzione dei valori della GenZ: un nuovo modo di guardare al lavoro

TREVISO - Domenica 26 ottobre alle ore 16.00 nella Sala Rosso Coletti del Complesso Museale di Santa Caterina, si terrà l’incontro “La rivoluzione dei valori della GenZ: un nuovo modo di guardare al lavoro”, organizzato da CNA Treviso nell’ambito del CartaCarbone Festival. Al centro del dialogo ci sarà la presentazione del saggio “Il posto del lavoro. La rivoluzione dei valori della GenZ”, ultima opera del professor Daniele Marini, sociologo e direttore scientifico di Community Research&Analysis, tra i massimi esperti italiani di trasformazioni del mondo del lavoro. Marini sarà in dialogo con Enrico De Bortoli, imprenditore, restauratore, componente del direttivo territoriale di CNA Treviso e Presidente dei Restauratori CNA Veneto. A moderare l’incontro il giornalista Alvise Wollner.

Basato su ricerche condotte per Federmeccanica e Fondazione Engim, il volume scritto dal professor Marini con Irene Lovato Menin, analizza le nuove coordinate valoriali con cui i giovani della Generazione Z stanno ridefinendo il loro rapporto con il lavoro. Un mondo che, per loro, non ruota più attorno al mito del posto fisso, ma si struttura come un percorso fluido e adattabile, dove si intrecciano esigenze personali, ricerca di senso, innovazione tecnologica e continuo aggiornamento delle competenze. Una visione che sfida i modelli tradizionali e interpella direttamente anche il mondo dell’artigianato, delle piccole imprese e del lavoro autonomo, su cui CNA è quotidianamente impegnata con azioni concrete a sostegno dell’innovazione, della formazione e della centralità della persona.

L’appuntamento si inserisce nel calendario dell’edizione 2025 del CartaCarbone Festival, manifestazione patrocinata da Comune e Provincia di Treviso, Regione del Veneto e RetEventi Cultura Veneto. L’ingresso all’incontro è gratuito, con prenotazione consigliata su Eventbrite.

“In un’epoca segnata da profondi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici, l’evento propone un momento di riflessione sul modo in cui i giovani italiani stanno ripensando il concetto di lavoro - spiega Gianpaolo Stocco, presidente CNA territoriale di Treviso - un’opportunità per rilanciare il dialogo intergenerazionale e porre le basi per un nuovo modo di intendere il lavoro, più coerente con i bisogni e le aspettative dei giovani, ma anche con le sfide che attendono il sistema produttivo del territorio”.

FOCUS: LE IMPRESE GIOVANILI IN PROVINCIA DI TREVISO, SEGNALI DI CRESCITA NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ
Dati al 31 dicembre 2024 - Elaborazioni Ufficio Studi e Statistica CCIAA di Belluno Treviso su dati Infocamere
Il tessuto imprenditoriale giovanile della provincia di Treviso si conferma vivace e dinamico, con 5.765 imprese under 35 che rappresentano il 7,5% del totale delle aziende attive nella Marca. Queste realtà danno lavoro a oltre 12.400 addetti, pari al 3,7% dell’occupazione complessiva d’impresa a livello provinciale, e registrano una crescita positiva rispetto all’anno precedente, con un saldo di +65 unità dopo un 2023 segnato da sostanziale stabilità.

Le imprese giovanili trovano maggiore espressione in alcuni comparti specifici, in particolare nella ristorazione e nei servizi alla persona, dove la loro incidenza raggiunge il 13% del totale, con una presenza significativa in attività come parrucchieri, centri estetici, saloni di tatuaggi e piercing. Seguono, per peso percentuale, i servizi di noleggio e le agenzie di viaggio con un’incidenza dell’11,6% e i servizi di informazione e comunicazione con il 9,1%. Anche nei servizi alle imprese – che rappresentano il comparto numericamente più consistente con 1.226 imprese – la presenza giovanile è rilevante, attestandosi al 6,8%.

A trainare la crescita delle imprese giovanili nel corso del 2024 sono state soprattutto le costruzioni, con un aumento di 28 unità, seguite dalle attività legate alle professioni scientifiche e tecniche (+16), dalla ristorazione e dalle attività finanziarie (+15 in entrambi i casi). All’opposto, il commercio registra una contrazione significativa con una perdita di 38 imprese, in linea con una tendenza generale negativa che coinvolge tutto il settore, come evidenziato anche dal calo complessivo di 401 imprese, influenzato anche dalle cancellazioni d’ufficio di ditte individuali. Perdite minori si osservano nell’agricoltura e nell’industria alimentare, entrambe con un saldo negativo di 5 imprese.

Le imprese giovanili della Marca si distinguono anche per la forte componente femminile e straniera. Un quarto di esse – pari a 1.441 realtà – è a conduzione femminile, con una presenza particolarmente significativa nei servizi alla persona (58,8%) e nella ristorazione e accoglienza (35,2%). Pur rimanendo stabile nel numero rispetto al 2023, questa componente registra cali nel commercio al dettaglio (-13) e nel manifatturiero metalmeccanico (-7), compensati da segnali positivi nei servizi alle imprese (+9) e nella ristorazione (+8).

Le imprese giovanili guidate da stranieri sono 1.324, pari al 23% del totale provinciale. Tale incidenza sale in maniera significativa nel comparto delle costruzioni, dove circa la metà delle imprese giovanili ha una conduzione straniera (49%), e resta elevata anche nell’alloggio e ristorazione (27%) e nelle attività manifatturiere (26%). L’anno appena concluso ha visto una crescita complessiva di 34 imprese, trainata in particolare da costruzioni (+33) e agricoltura (+12), mentre continua il calo del commercio, con una perdita di 22 attività, soprattutto nel dettaglio.

Notevole è anche la componente artigiana del sistema giovanile imprenditoriale trevigiano: 2.112 imprese, pari al 36,6% del totale, con una presenza particolarmente marcata nel settore delle costruzioni (85%), nel manifatturiero (71%) e nei servizi alla persona (69%). Nel 2024 il segmento artigiano giovanile ha registrato una crescita netta di 98 imprese, spinta ancora una volta dalle costruzioni (+30) e dai servizi alle imprese (+28).

Ultimo aggiornamento: 13/11/2025 14:27