VERONA - “Cinquant'anni di storia, di musica e opera. 1975-2025: Fondazione Arena di Verona festeggia mezzo secolo di storia al Teatro Filarmonico, ricordando l'anniversario della riapertura del Teatro Filarmonico, ricostruito, dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il 2025 offre una proposta raffinata e varia, tanto per le 6 opere liriche, quanto per i 12 concerti sinfonici. Ben 3 le nuove produzioni, numerosi anniversari, appuntamenti straordinari e collaborazioni, con i principali teatri del Veneto, per oltre 50 alzate di sipario.
Dal 1° ottobre, si potranno rinnovare gli abbonamenti, confermate le tariffe 2024. Il cartellone della Stagione Lirica prenderà il via in gennaio (dal 19 al 26), con un allestimento tutto nuovo di Falstaff di Antonio Salieri, l’opera che riaprì il Teatro cinquant’anni fa. Alla guida della nuova produzione, inserita nel Festival Mozart a Verona , sarà Paolo Valerio.
Dal 16 al 23 febbraio un grande titolo della “Giovane Scuola” per la prima volta nell’ultimo mezzo secolo di spettacoli al Teatro Filarmonico: La Wally del poco ricordato ma valoroso Alfredo Catalani, nell’allestimento dei teatri lirici emiliani, con interpreti di pregio quali Maria José Siri, Carlo Ventre, Youngjun Park. Dal 16 al 23 marzo tornerà un’opera fondamentale della letteratura e della musica del primissimo ‘900, Elektra di Richard Strauss. Una nuova produzione, a ventitré anni dall’unica programmazione nei cartelloni di Fondazione Arena, firmata da Yamal Das Irmich, con Lise Lindstrom, Ewa Vesin e Anna Maria Chiuri.
Dopo la primavera sinfonica e il 102° Festival areniano, dal 26 ottobre al 2 novembre proseguirà la riscoperta dei titoli meno noti di Giacomo Puccini: anche Le Villi sarà una prima volta per le scene di Fondazione Arena, qui nell’allestimento del Regio di Torino. Dal 16 al 23 novembre, altro debutto, il pubblico scoprirà un capolavoro buffo di Rossini, Il Turco in Italia , nell’applaudita coproduzione guidata da Rovigo con Carlo Lepore e Sara Blanch. Infine, dal 14 al 21 dicembre, il Verdi giovanile (anch’esso rappresentato una sola volta al Filarmonico, e una sola in Arena nel ‘72) con Ernani , in una nuova produzione di Stefano Poda con Amartuvshin Enkhbat, Angelo Villari e Alexander Vinogradov.
I cast vocali e i team creativi coinvolgeranno il meglio dei giovani e del panorama attuale, offrendo prestigiosi debutti al Filarmonico. Fra i direttori, ritorneranno i maestri Pirolli, Balke, Ommassini, Cadario, Lü Jia, Arrivabeni. La Stagione sinfonica conferma ben 10 appuntamenti in abbonamento, a cui si aggiungono due concerti straordinari. La programmazione abbraccerà oltre tre secoli di musica, inaugurando il 31 gennaio con la Grande Messa in do minore di Mozart e proseguendo con importanti anniversari di grandi compositori come Šostakovič, Ravel e lo stesso Antonio Salieri , a cui sarà dedicato il concerto straordinario di Pasqua nel 200° della morte, che sarà eccezionalmente replicato anche a Legnago, città natale del maestro.
Proseguiranno le integrali intraprese negli ultimi anni da Fondazione Arena: i concerti di Rachmaninov (il leggendario Terzo ), le composizioni di Richard Strauss , le sinfonie di Beethoven ( la Pastorale ) e quelle di Mahler ( la Settima , complessa e affascinante, mai eseguita dai complessi veronesi). Brani noti e pietre miliari del repertorio (come le pagine di Bartók e Chopin , il Concerto per violino di Čajkovskij o la colossale cantata Aleksandr Nevskij ) saranno affiancati da gemme più rare e altrettanto preziose, alla scoperta di autori dall’ Ungheria e dall’ America latina . Non mancheranno infine le proposte rivolte alla contemporaneità, inserite in programmi tematici ampi e stimolanti: Poulenc, Berio, Dennehy, e una nuova commissione in prima assoluta al maestro Sciortino, poliedrico artista di oggi. Come nel 2024, il Main Sponsor.
Il calendario dei concerti si intensificherà in primavera, impegnando maggiormente Orchestra e Coro, mentre i complessi tecnici realizzeranno la nuova produzione del 102° Festival in Arena, per poi riprendere in autunno e chiudere con un eccezionale gala di fine anno. Accanto a giovani di talento, vi saranno solisti e direttori di prestigio internazionale, come Dmitri Jurowsky, Ettore Pagano, Ryan McAdams, Mikhail Pletnev, Marco Angius, Marcus Bosch, Augustin Hadelich, per citarne solo alcuni, in ordine di apparizione sul palcoscenico veronese. La programmazione artistica 2025 è stata annunciata dal Sovrintendente Cecilia Gasdia durante un evento speciale in Sala Maffeiana, aperto a tutta la cittadinanza. A co-condurre il giornalista e scrittore Alberto Mattioli, in un viaggio che ha introdotto i titoli 2025, raccontato aneddoti sui compositori, illustrato anticipazioni sugli allestimenti e guidato il pubblico in alcune pagine musicali eseguite dal vivo da Eleonora Bellocci, Giulio Mastrototaro e Romano Dal Zovo, protagonisti della prossima stagione.
Dal 1° ottobre, tutti coloro che sono in possesso di valido abbonamento potranno rinnovarlo per la Stagione 2025, presentandosi alla Biglietteria dell’Arena di Verona. Dal 13 novembre, invece, sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti e acquistare i carnet. Le vendite dei biglietti per i singoli spettacoli saranno aperte dal 26 novembre, alla Biglietteria dell’Arena di Verona e sul sito www.arena.it . «Vogliamo condividere con un pubblico sempre più numeroso la bellezza e la ricchezza del Teatro Filarmonico – ha dichiarato Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena –.
Questo gioiello del ‘700, voluto dall’Accademia Filarmonica di Verona, la più antica d’Europa, è stato ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e inaugurato nel 1975. Da allora è divenuto il punto di riferimento della musica sinfonica e lirica di Verona, offrendo una casa per tutto l’anno ai complessi artistici, tecnici e amministrativi stabili dell’ente lirico, oggi Fondazione Arena. Qui, la qualità e la varietà della proposta artistica continua a crescere, ed è ciò che auspichiamo per il 2025 con tutti gli spettatori che vorranno scoprirla» .
«È stato un vero piacere presentare la stagione - ha concluso il giornalista e scrittore Alberto Mattioli -, invece che con una delle solite noiosissime conferenze stampa, con un piccolo spettacolo, condito di assaggi delle opere in programma e con un piccolo show di Cecilia Gasdia al pianoforte»” . Un piccolo e, al tempo, grande, show, che è tornato graditissimo al pubblico, in un momento, in cui, si annunciava un grande programma areniano, per il 2025, e si evidenziava la restituzione a Verona, cinquant’anni orsono, del “Filarmonico”, oggi, grande palcoscenico, della vera musica, che Verona, oltre che in Arena, sa offrire.
Pierantonio Braggio