Politica, Treviso

L’Associazione Comuni della Marca Trevigiana plaude al Decreto “Sblocca Stipendi”

TREVISO - L’Associazione Comuni della Marca Trevigiana esprime piena soddisfazione per l’approvazione definitiva del Decreto Legge recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, noto anche come Decreto “Sblocca Stipendi”. Si tratta di una riforma strutturale che, pur nella sua veste tecnica, incide profondamente sull’assetto della Pubblica Amministrazione, affrontando nodi storici quali il reclutamento, la mobilità, le stabilizzazioni e – in particolare – la questione salariale. Il Decreto consente, infatti, l’applicazione di aumenti retributivi in oltre il 90% delle amministrazioni locali, ponendo le basi per colmare una storica disparità.

«Accogliamo con favore questo importante passo avanti – dichiara Paola Roma, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana – che finalmente riconosce la dignità e il valore del lavoro svolto dal personale degli Enti Locali. Grazie al Governo per aver recepito quella che da anni era una nostra istanza, per riconoscere più valore al lavoro dei dipendenti degli Enti Locali, rendendo al tempo stesso più appetibili per i giovani le posizioni aperte presso i Comuni. L’apertura alla possibilità di aumentare il salario accessorio rappresenta un atto di giustizia verso i dipendenti comunali, da troppo tempo penalizzati rispetto alle amministrazioni centrali. Si tratta di un segnale importante, nel riconoscere il merito a chi fa un buon lavoro negli Enti Locali. Inoltre, il dispositivo aumenta l’attrattività del lavoro in ambito pubblico, specialmente nei nostri territori e potrà contribuire concretamente a rafforzare la capacità amministrativa dei Comuni. In un momento in cui si chiede agli Enti Locali di fare sempre di più con risorse limitate avere strumenti per riconoscere e valorizzare il capitale umano è fondamentale. Inoltre, si tratta di un provvedimento importante anche nell’ottica di assunzioni dei di giovani a conclusione del Servizio Civile Universale, cui gli Enti Locali devono per leggere riservare il 15% dei posti disponibili in tutti i concorsi pubblici non dirigenziali. L’auspicio è che sulla scia di questa innovazione vengano rimossi anche gli altri vincoli per gli Enti Locali, sulla spesa del personale, sulla spesa complessiva dell'ente e sull'equilibrio di bilancio. Ci auguriamo che questo Decreto rappresenti solo il primo passo verso un ripensamento più ampio e moderno del ruolo della Pubblica Amministrazione, soprattutto a livello locale.»



Ultimo aggiornamento: 03/06/2025 13:42