PIAZZOLA SUL BRENTA (PD) - SI svolgerà domani l’atteso evento “Il governo dell’acqua in un clima che cambia. Evoluzione del servizio idrico tra protezione delle fonti, decarbonizzazione, riuso e soluzioni basate sulla natura” che si terrà giovedì 9 maggio 2024, nella meravigliosa cornice di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD).
L’appuntamento rappresenta una delle tappe finali del progetto LIFE Brenta 2030: il più grande esempio realizzato di valorizzazione del medio corso del fiume Brenta. Co-finanziato per un totale di circa 2,6 milioni di euro dal fondo per l’ambiente LIFE della Commissione Europea, il progetto, di valenza nazionale, si focalizza sulla valorizzazione e tutela del Medio Brenta: area che si estende da Bassano del Grappa a Padova, riconosciuta per il suo valore ambientale e inserita nella Rete Natura 2000.
L’evento che propone una visione innovativa del ruolo di ATO (Ambito Territoriale Ottimale) e utilities dell’idrico, è promosso da ETRA Spa ed Etifor, organizzato dalla Fondazione G.E. Ghirardi ONLUS e patrocinato dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Padova, dal Comune di Piazzola sul Brenta, da Utilitalia, da Federparchi e da Anea. È rivolto in particolare alle autorità d’ambito (ATO), utilities del territorio nazionale, amministrazioni pubbliche, enti, fondazioni, studenti, ricercatori e decision maker e ha già riscosso l’interesse di oltre 100 professionisti del settore (programma dettagliato visibile al link https://governo-dellacqua.eventbrite.it).
L’appuntamento di Piazzola sarà l’occasione per presentare i risultati di questo percorso che ha riguardato diversi ambiti tra cui la governance locale, la conservazione e il miglioramento ambientale, l’educazione e la sensibilizzazione e la comunicazione. In particolare sul versante dei modelli gestionali, uno degli obiettivi principali è stato rafforzare la governance locale tramite la creazione di un modello di gestione partecipativo, culminato con l'assegnazione della gestione dell'area Natura 2000 al Consiglio di Bacino Brenta. Un cambiamento significativo nella gestione delle risorse naturali è stato introdotto grazie a innovativi schemi di finanziamento, come l'introduzione, per la prima volta a livello nazionale, di costi ambientali e della risorsa idrica nelle tariffe del servizio idrico integrato. La governance più efficace e il coinvolgimento degli stakeholder consentono anche di operare per aumentare la biodiversità e migliorare la gestione della risorsa idrica.
Per quanto concerne invece la conservazione e il miglioramento ambientale il progetto ha attuato numerose iniziative di conservazione, come il ripristino di habitat naturali, la piantumazione di specie autoctone con 9.500 alberi piantati nei siti di intervento e la creazione di nuove aree umide, migliorando circa 115 ettari di bosco e prati umidi.
Una componente molto importante dell’intero progetto è stata l'educazione ambientale, con il coinvolgimento di scuole e della comunità attraverso numerose iniziative didattiche, raccolta di rifiuti e sensibilizzazione su pratiche sostenibili pensate per aumentare la consapevolezza sull’importanza della biodiversità e della risorsa idrica. Nel dettaglio l’attività di educazione e sensibilizzazione si è concretizzata attraverso 468 interventi nelle classi scolastiche sui temi acqua e biodiversità, quattro edizioni del concorso “Parco Fiume Brenta” indetto da Etra Academy, 16 classi che hanno partecipato al concorso con elaborati sul Brenta. Si sono realizzati 6 seminari per classi universitarie con 120 studenti coinvolti.
Sono stati inoltre coinvolti circa 8 mila studenti tra le classi primarie e secondarie di I e II grado dei comuni rivieraschi, 2.450 persone in 29 giornate ecologiche e di sensibilizzazione ambientale. È stata realizzata la cartellonistica integrata per i 15 Comuni del Medio Brenta.
Il progetto ha inoltre garantito una forte presenza online e nei media, creando una community attiva intorno al Parco Fiume Brenta.
Con il termine del progetto, le attività continueranno attraverso il Piano After-LIFE e altri progetti come InnWater e NatConnect, che assicureranno finanziamenti futuri e continueranno a sviluppare la governance e la conservazione della natura nella regione. Il progetto LIFE Brenta 2030 ha quindi gettato le basi per una gestione sostenibile del territorio, garantendo il coinvolgimento della comunità e l'adozione di pratiche innovative per la conservazione dell'ambiente naturale e delle risorse idriche