Italia, Politica

Lo Scudo Crociato rimane a uso esclusivo “UDC”

La corte aveva già deliberato nell’agosto 2023 che il diritto di usare il simbolo resterà all’Unione di Centro del segretario nazionale On. Lorenzo Cesa che lo ha impiegato negli ultimi vent’anni.
Ulteriormente, la recente sentenza del Tribunale di Roma del 25/02/2025 ha stabilito che nessun partito che faccia riferimento alla Democrazia, l’uso esclusivo del nome e del simbolo dello scudo crociato, dal momento che la DC ha cessato la propria attività elettorale nel 1994.
Il tribunale ha ritenuto che “l’utilizzo protratto del simbolo che ha caratterizzato un partito politico sostanzialmente inattivo per molti anni abbia determinato in capo all’utilizzatore il formarsi di una identità riconoscibile da parte dell’elettorato che, nel tempo, ha avuto modo di esprimersi con il voto facendo riferimento all’UDC e ai relativi segni distintivi”.
Anche in Veneto, interviene
Guglielmin Marco della provincia di Treviso, il simbolo dello scudo crociato ha rappresentato un importante legame con la tradizione democristiana e con le radici cattoliche della regione. Un partito che continua a puntare su temi chiave come la coesione sociale, la difesa dei diritti delle famiglie e lo sviluppo economico.
Lo stesso Guglielmin Marco, sta portando avanti il progetto sui valori Democristiani, insieme ai vertici del partito determinato a rafforzare nel Trevigiano il famoso “Scudo Crociato “cercando così di rispondere con la politica al bisogno dei cittadini.

Ultimo aggiornamento: 08/05/2025 21:46