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Migranti: Fedriga, 'azione Ue e patti con Paesi di transito'

di Daniela Marchetti

TRIESTE - Tutte le misure che è necessario fare in questo momento sul territorio per affrontare l'emergenza immigrazione sono dei palliativi.
Per quanto riguarda la mia regione e la rotta balcanica, penso che serva un forte intervento europeo per fare accordi con i Paesi di transito.
Accordi che poi vanno fatti rispettare". Così alla Stampa il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga.

"Stipulare accordi bilaterali nel Mediterraneo con i Paesi nordafricani per effettuare pattugliamenti congiunti potrebbe essere una soluzione - aggiunge - E lo stesso bisognerebbe fare con la Slovenia. Dobbiamo dare delle risposte a chi scappa da una guerra, e quindi ha diritto allo status di rifugiato, però non possiamo pensare che chiunque possa andare dappertutto".

Sui fondi per la sanità uno sforzo in più da parte del governo "penso che serva. La sfida dei prossimi decenni sarà quella sanitaria. Non è soltanto un problema finanziario: abbiamo bisogno di moltissimi specialisti, ma anche di infermieri e operatori sociosanitari".
Sull'alluvione "mi sembra che il governo abbia impegnato delle risorse importanti. Dopodiché tutto quello che si può fare per dare delle risposte nel modo più rapido possibile è positivo. È chiaro che questo bisogna coniugarlo poi con la possibilità di spesa e di messa a terra delle risorse".

Rispetto al libro del generale Vannacci, "la parte sull'ambiente è condivisibile. Altri passaggi, ad esempio il paragone fra omosessualità e masochismo o alcune frasi sulle persone di colore, mi sembrano inopportuni. Uno può esprimere le sue idee, ma deve farlo nel rispetto di tutti".

Ultimo aggiornamento: 26/07/2024 18:00