Sfidando insieme ai vespisti, la Regina delle Nevi. E “Con il PX in doppia!
VARMO - Dalla Biker Fest di Lignano dunque ai tornanti sullo Stelvio. Un turbinio di emozioni per i Mulinârs, i mitici “motari”, con vespisti varmesi e non solo, in questa primavera-estate 2024.
Dal 9 al 12 maggio a Lignano Sabbiadoro si è svolta la BIKER FEST INTERNATIONAL, giunta oramai alla sua 38^ Edizione. E i nostri del moto riding club di Varmo non potevano ovviamente mancare. Archiviata questa kermesse “dai grandi numeri”, i nostri appassionati delle due ruote si concentrano su altri eventi.
Forse dal punto di vista emotivo il più significativo arriva con la loro risposta propositiva all’appello di una conoscente, una mamma la cui figlia, anch’essa un’amica speciale dei bikers, deve subire un delicato intervento. E dunque presso uno storico Agri-ristoro nel comune di Camino al Tagliamento registrano un videomessaggio di incoraggiamento. Anche le persone che erano lì, fra le altre per un “Trattoraduno”, hanno compartecipano volentieri.
E così il 12 maggio lanciano via web questo messaggio “Forza. Siamo tutti con te”!” E la bella notizia arriva alcuni giorni dopo, con la buona riuscita dell’operazione.
Un contesto davvero interessante anche il motoraduno delle “Giacche Blu” svoltosi a dal 17 al 19 maggio.
Ma perché Bobbio? Lo chiediamo direttamente al Presidente Dario Favaro che ci ha risposto così “La motivazione è stata andare ad un raduno delle “Giacche Blu”. Loro sono stati il primo movimento Italiano Bikers. Lì, abbiamo toccato con mano le radici profonde dei bikers in Italia. Questo movimento risale ai primi anni 80. Quando anche in Italia si iniziò ad organizzare dei raduni motociclistici sullo stile americano.”
Il 1° giugno invece c’è una commistione di intenti: socializzazione e solidarietà. Gli amici Mulinârs sono impegnati assieme ad un rinomato locale di Varmo, pro “Prometeo”.
“Prometeo”, come spiega Favaro, è una “associazione impegnata attivamente nel contrasto alla pedofilia, ed a tutti i problemi che comporta questa piaga umana”. Riuscitissima. Lo stesso Presidente coglie l’occasione per “Un ringraziamento a chi ha contribuito. E’ grazie a voi che queste ONLUS così importanti possono esistere.” La festa si è svolta fra il giardino estivo del bar con musica di un noto dj che ha fatto persino ballare gli irriducibili ed il giro fra i vecchi Mulini del Medio Friuli, passando per la storica dimora del Doge, a Villa Manin di Passariano. La vera e propria “Impepata” si è tenuta invece nella splendida cornice bucolica del “Mulino Bosa” a Codroipo con un’accogliente atmosfera. E il ricordo è andato ad un motoraduno di circa oltre 20 anni prima…e qui sono scorsi i ricordi.
E’ il Vicepresidente Roberto Zorzi a sottolineare che “A quei tempi già facevo parte dei Mulinârs.
Ero io, allora, uno degli ultimi arrivati. E’ stato indimenticabile. Far parte ancor’oggi di questo moto riding club è motivo di orgoglio e a testa alta, a tutt’oggi ne sono fiero.”
All’evento a favore di “Prometeo”, dunque, hanno partecipato inoltre fra gli ospiti elencati dallo stesso Favaro, “Lawmen con il Presidente Andrea Defranza Medaglia d'oro al Valor Civile, Insetti scoppiettanti, Shield Maidens, Officers Italy, Officers USA, Motori dello Stella, Rebel Eagles, Knights Riders, Comitato Coordinamento Motociclisti, Iron Vikings e Free Bikers Alliance.”
E in questo contesto interviene il Segretario Antonio Movio “Bei posti. Un’ottima organizzazione.
Speriamo in una partecipazione così anche per il prossimo anno. Insomma un grande riscontro.”
E subito da “Prometeo” arrivano queste affettuose parole “…intendiamo rivolgere i più sentiti ringraziamenti per l'aiuto che avete dato alla nostra Associazione. La lotta che quotidianamente portiamo avanti è fatta di tanti piccoli gesti, ma sicuramente importanti nell'ottica della solidarietà e della tutela dei bambini. Ci teniamo dunque ad esprimere la nostra riconoscenza per la sensibilità e la generosità che ci avete dimostrato…”
E poi l’epica salita sullo Stelvio.
Attesissima. Affascinante.
Da alcuni new entries percepita come una vera e propria sfida! Sognata da mesi.
Della serie nonostante tutto e tutti. E c’è l’hanno fatta e alla grande sia “motari” sia vespisti, insieme! E qui si vede la vera passione per le due ruote.
Già perché con i Mulinârs, anche “Gli Insetti scoppiettanti” del Vespa Club di Sedegliano, sono stati protagonisti. Partenza dal Friuli scaglionata. Alcuni venerdì 14 luglio sera, altri sabato. Chi ha alloggiato temerariamente in tenda all’addiaccio nonostante la Regina delle Nevi sferzasse ancora un brivido invernale e chi piacevolmente in albergo. Meteo incerto?
Freddo? Pioggia ghiacciata battente? Non importa, ormai “si è qui e si va…avanti”. E poi sorprende anche un timido sole. Chi arriva per primo e si gode il panorama mozzafiato. Dall’Italia poi al versante svizzero. Chi si riscalda attorno al caminetto acceso di un caratteristico ambiente. Un sorriso, una chiacchierata e di nuovo via. Qualcuno perde la marmitta ma raccoglie la solidarietà. Alcuni proseguono su altro itinerario ma ottengono comunque la stima del gruppo. Insomma emozioni vivide che resteranno indelebili per questi straordinari partecipanti. E al rientro il racconto dell’ardua impresa.
Per i “nuovi arrivati” nel gruppo “E’ stata una bella esperienza. Dalla pianificazione del tour, al viaggio, alle tappe!”.
Per gli “Gli Insetti scoppiettanti” a parlare è il Presidente Marco Daneluzzo “E’ anni che volevamo andarci e abbiamo colto questa occasione. E’ stato incredibile anche se impegnativo. Oltre all’altezza, abbiamo avuto anche condizioni meteo sfavorevoli. Vogliamo senz’altro tornarci il prossimo anno.” E c’è anche chi intitolerebbe così l’articolo “Grandioso, glorioso con il PX in doppia -in due- sullo Stelvio con pioggia e nebbia. Poi la discesa. E’ stata molto dura”.
E ad arricchire ulteriormente questo “diario di viaggio” per i Mulinârs anche il Vicepresidente Roberto Zorzi, “Infondo, infondo, per vivere delle sensazioni simili non conta il mezzo o il meteo ma conta il gruppo, la compagnia, lo spirito d’avventura …” E citando una frase letta una volta sul muro di un locale a Udine, che poi a lui è rimasta particolarmente impressa, conclude: “il brutto tempo è quello che passi senza andare in moto!”.
Ognuno dunque con aneddoti diversi, ma tutti con l’intenzione di… “dobbiamo tornare!”
Ed è già storia.
Andri Monia