Cultura, Opitergino Mott., Veneto
Oderzo, “Il giro a colori” a Palazzo Foscolo
ODERZO (TV) - Ha dipinto la sua prima bicicletta alla fine degli anni Ottanta e, da allora, è diventata uno dei segni distintivi dell’opera di Franca Faccin, nata a Vicenza ma adottata da Oderzo, dove si è trasferita dopo il matrimonio ed è stato naturale dedicare a lei lo spazio espositivo di Palazzo Foscolo, come proposta culturale nel percorso di avvicinamento alla partenza della 18esima tappa del Giro d’Italia, la Oderzo - Val di Zoldo del 25 maggio.
La mostra “Faccin - Il giro a colori”, voluta e realizzata dalla Fondazione, d’intesa con il Comune di Oderzo, e conil supporto del curatore, Fabrizio Malachin, sarà inaugurata alle 18.00 di sabato 22 aprile, al piano nobile di Palazzo Foscolo, e potràessere visitata fino al 18 giugno. Oltre all’artista Franca Faccin e al curatore della mostra Fabrizio Malachin, saranno presenti la presidente di Fondazione Oderzo Cultura onlus, Maria Teresa De Gregorio e la sindaca di Oderzo, Maria Scardellato.
Si trovano opere di Franca Faccin nella sede della pattuglia acrobatica Frecce Tricolori a Rivolto; nel 2015 la sua opera “Bicicletta su fondo rosso”, è stata acquisita dall’assessorato all’Ambiente e Salute del Comune della città di Norimberga. Sue opere si trovano in diverse collezioni, private e pubbliche. Per due volte al Giro d’Italia al vincitore di tappa (una a San Donà di Piave e l’altra a Conegliano), è stata donata una sua opera a tema bicicletta. Sono stati premiati con la “Coppa Faccin” il trentino Francesco Moser e il veneto Omar Bertazzo.
Nel 1999 ha pubblicato“La bicicletta e il mare”, un libretto scritto e illustrato per le scuole primarie di Oderzo, poi incluso nella collezione Artist Books al National Museum of Women di Washington. Da quel libro è stata tratta una filastrocca scelta per accompagnare la mostra, nelle varie stanze, alla scoperta della cinquantina di opere esposte.«La storia dell’arte - ricorda il curatore, Fabrizio Malachin - è ricca didipinti, sculture, installazioni, che hanno come protagonista l’intramontabile bicicletta.
Vista sì come mezzo di locomozione, ma anche come simbolo di coraggio, fatica e meritocrazia». Franca Faccin «l’ha fatta diventare addirittura protagonista privilegiata della sua ricerca. Del resto, fare sport in bicicletta è un po’ fare arte, e il creare artistico è un po’ come viaggiare sulle ruote della fantasia. Entrambe sono fatica, costanza, determinazione, ma anche eleganza, gioia, emozioni». Così, il percorso artistico diventa «un’esperienza e una riflessione sulla condizione attuale e sulla necessità di fare squadra, comunità,di tornare a vivere emozioni autentiche e di solidarietà come sono quelle tipiche dello sport e delle arti». E, come in una favola, arriva anche il lieto fine: «bicicletta e arte - passione, poesia ed emozioni -consentono di tornare a volare, di costruire un nuovo spazio meraviglioso pieno di colore, speranza e pace».
Grazie alla collaborazione con Museo del ciclismo Alto Livenza di Portobuffolè
e A.s.d. Pedale Opitergino saranno esposti anche alcuni esemplari di biciclette. Orari di apertura: la mostra è visitabile da martedì a domenica dettagli orari su oderzocultura.it .